Disturbi alimentari

Aggiornata a Marzo 2024 

I materiali elencati sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità previste dal regolamento della Biblioteca. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in biblioteca sul tema in oggetto. Sono presenti anche pubblicazioni scaricabili on-line o in PDF. Per ulteriori approfondimenti, consultare il nostro catalogo

I percorsi tematici proposti sono i seguenti:

Saggi, guide, indagini sui disturbi alimentari

socialLaura Dalla Ragione, Raffaela Vanzetta ; prefazione Fiorenza Sarzanini, Social Fame. Adolescenza, social media e disturbi alimentari, Il pensiero scientifico, Roma, 2023, 276 pp.
Ogni giorno milioni di immagini riguardanti l’alimentazione vengono condivise sui social, per alcune persone può essere un gioco, un modo per vivere la convivialità, per altri, come i foodblogger, un lavoro. Ma per molte persone con disturbi alimentari tutto ciò può diventare un’ossessione. Il volume indaga la fragilità tipica dell’adolescenza, facile preda di questo continuo bisogno di essere ammirati, costi quel che costi, con l’obiettivo di comprendere che bisogna educare i giovani a diventare ciò che sono realmente, non facendoli sentire mendicanti di parole ma signori del linguaggio.
Collocazione Biblioteca: 20327

Ilaria Martelli Venturi, Trattamento dei disturbi emotivi comuni in adolescenza. Guida pratica per la conduzione di gruppi: protocollo adolescenti-genitori, Franco Angeli, Milano, 2023, 353 pp.
Il volume presenta un protocollo strutturato ad approccio cognitivo-comportamentale, il protocollo adolescenti-genitori, per il trattamento di adolescenti con disturbi emotivi comuni. Gli adolescenti e i genitori sono inclusi rispettivamente in un gruppo terapeutico distinto. Il protocollo per adolescenti contiene i moduli: le emozioni e le loro funzioni; la regolazione emotiva; la comunicazione e le abilità interpersonali; i disturbi d’ansia; i disturbi del tono dell’umore; i disturbi alimentari. Il protocollo per genitori comprende i moduli: educare alla sicurezza e legame di attaccamento; le emozioni e le loro funzioni; la regolazione emotiva e la gestione delle crisi in famiglia; i disturbi d’ansia, i disturbi del tono dell’umore e i disturbi alimentari; lo stile genitoriale efficace e le abilità comunicative. Il protocollo di gruppo può essere applicato nei diversi servizi territoriali o essere di supporto a un percorso di psicoterapia individuale. L’obiettivo del gruppo è fornire ai partecipanti un trattamento psicoterapico ad indirizzo cognitivo-comportamentale, suggerire strategie di gestione efficace delle emozioni e del comportamento e migliorare la relazione tra genitori e figli. Scopo dell’autrice, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e docente universitaria, è fornire un contributo clinico alla costruzione di un modello comune, fondato su basi scientifiche per migliorare e uniformare i trattamenti nei servizi e incidere in modo significativo sulla capacità di regolazione emotiva di adolescenti e genitori.
Collocazione Biblioteca: 20420

Claudio Mencacci, Giovanni Migliarese, Quando tutto cambia 2.0. La salute psichica in adolescenza, Revisited ed., Pacini, Pisa, 2023, 303 pp.
Gli autori, medici psichiatri, intendono fornire informazioni utili di fronte alle manifestazioni cliniche dell’adolescente, rivolgendosi a tutti gli adulti coinvolti nella vita dell’adolescente, siano medici, educatori o genitori. I diversi capitoli del libro possono essere consultati anche singolarmente. La prima parte è dedicata all’analisi degli aspetti neurobiologici e psicologici dello sviluppo adolescenziale fisiologico. La seconda parte riguarda l’impatto dei cambiamenti socio-ambientali di questi anni sul benessere psichico dei giovani, con particolare attenzione allo sviluppo delle tecnologie e all’esposizione alla pornografia. Nella terza parte del volume è affrontata la psicopatologia dell’adolescenza, con approfondimenti su alcune condizioni cliniche, sia di più frequente riscontro, sia meno diffuse nella letteratura psichiatrica, come l’ADHD e i disturbi autistici senza deficit intellettivo, considerate predisponenti a situazioni stressanti. Infine, la quarta parte del volume affronta il tema del trattamento. Si veda in particolare il capitolo 11: “I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” di M. Tajani”.
Collocazione Biblioteca: 20401

Sabina Pignataro … [et al.], Gioventù bruciata, in Vita, A. 30, n. 5 (mag. 2023), pp. 17-71
Il dossier analizza il profondo malessere esploso tra i più giovani, dando conto prima di tutto dell’entità del fenomeno: un tentato suicidio al giorno, più di 3 milioni di NEET, 2 milioni con disturbi di salute mentale, 3 milioni con disturbi alimentari, fenomeni crescenti di aggressività e violenza, 54000 hikikomori in ritiro sociale, 100.000 abbandoni scolastici ogni anno. Il dossier è suddiviso in tre capitoli: nel primo, “I nostri ragazzi stanno male”, si analizzano i vari aspetti del malessere adolescenziale; nel secondo, “Come dobbiamo cambiare”, si prospettano percorsi di cambiamento; nel terzo capitolo, “I giovani qui sono protagonisti”, si riportano dodici esperienze messe in atto in diverse città italiane.

disturbiA cura di Chiara Comi, Emiliano Monzani, Disturbi alimentari. Interventi multidisciplinari nel percorso di cura, Franco Angeli, Milano, 2023, 285 pp.
L’obiettivo del libro è descrivere il lavoro multidisciplinare nel trattamento dei disturbi alimentari, mettendo in evidenza il ruolo e le attività svolte dall’équipe e dalle singole professionalità. Vuole, quindi, essere un utile strumento per i professionisti che operano nel settore ma anche per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, insegnanti, genitori, educatori e per tutte le figure che sono a stretto contatto con adolescenti e giovani adulti e che svolgono un importante ruolo nell’intercettazione precoce dei disturbi alimentari.
Collocazione Biblioteca: 20208

A cura di Oriana Ippoliti ; introduzione di Luigi Iavarone, Bullismo on line e baby gang: interventi educativi per la prevenzione, NeP, Roma, 2023, 136 pp.
I fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e delle baby gang rappresentano uno spaccato del disagio e del nichilismo giovanile, purtroppo in costante crescita. La crisi pandemica ha aumentato le dipendenze comportamentali dei ragazzi (malessere psicologico, disagio scolastico, autolesionismo, disturbi alimentari), impoverendo la dimensione relazionale e l’inclusione scolastica e sociale. Da ciò emerge la necessità di ampliare la conoscenza di condotte devianti e di comportamenti a rischio interrogandosi sui bisogni, le aspirazioni e le problematiche dei ragazzi.
Collocazione Biblioteca: 20336

A cura di Cristiana Pulcinelli, Diletta Pistono, Come stai? Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia 2022. La salute delle bambine dei bambini e degli adolescenti, Save the Children, Roma, 2022, 256 pp.
In questo Atlante dell’infanzia (a rischio), giunto alla tredicesima edizione, si è voluto partire dalla domanda “come stai?”, per parlare di salute perché l’ascolto dei problemi e dei bisogni è il primo passo per agire in modo efficace. E di agire c’è bisogno, in fretta per di più, perché la salute dei bambini oggi non è garantita quanto dovrebbe essere. Non solo per colpa del Covid: come per altri temi, un fattore di stress come la pandemia ha solo peggiorato una situazione già critica in partenza. In queste pagine abbiamo esplorato lo stato di salute, a partire dai primi fondamentali mille giorni e fino all’adolescenza, e le politiche sanitarie con lo sguardo rivolto alle disuguaglianze, determinanti anche in questo campo. Ci sono luci ed ombre. Ora bisogna mettere al centro la salute perché le ombre spariscano. La pubblicazione è disponibile anche on line. Si veda in particolare il cap. “Non mangio quindi sono” pp. 144-148
Collocazione Biblioteca: 19750

Leonardo Mendolicchio ; prefazione di Francesca Fialdini, Il peso dell’Amore. Capire i disturbi alimentari partendo da famiglia e scuola, Bur, Milano, 2022, 147 pp.
Secondo l’autore, medico psichiatra esperto di disturbi alimentari, “I disturbi alimentari ci insegnano quanto disagio ci sia nella società”. In questo viaggio dentro i disturbi alimentari l’Autore illustra, con esempi e casi concreti, che cosa accade quando una ragazza o un ragazzo decide di alimentarsi in modo diverso, perseguendo l’estrema magrezza oppure la fame smisurata. Spiega inoltre perché è importante affrontare questi disturbi all’interno della famiglia e a scuola, con l’aiuto dei terapeuti.
Collocazione Biblioteca: 19845

fragiliElena Riva, Fragili amazzoni. I nuovi disturbi alimentari delle adolescenti, Franco Angeli, Milano, 2022, 133 pp.
I disturbi del comportamento alimentare rivelano le difficoltà e i conflitti che accompagnano in adolescenza la costruzione dell’identità di genere e dei suoi ideali di riferimento. Negli ultimi anni è in costante aumento comportamenti riconducibili all’ortoressia e vigoressia. Nel primo caso copre l’ansia di costruire un corpo depurato di ogni inquinante contaminazione, nel secondo caso una corazza muscolare può far sembrare invulnerabili, coprendo le proprie fragilità L’autrice è psicoanalista e socia dell’Istituto Minotauro.
Collocazione Biblioteca: 19579

Marco Panzarella, L’ossessione del cibo “sano” per forza. Intervista a Steven Bratman medico, in lavialibera, n. 14 (2022), pp. 15-17
L’articolo presenta un’intervista al medico statunitense Steven Bratman che nel 1997 conia il termine ortoressia per indicare l’eccessiva rigidità nel seguire una dieta salutare o presunta tale. Una parola nata quasi per caso, in balìa di letture azzardate e test poco attendibili.

Alessandra Belfiore, Help! Adolescenti e disagio esistenziale, Villaggio Maori, Valverde (CT), 2022, 127 pp.
L’autrice, insegnante ed ex giornalista, ci dice come autolesionismo, suicidio (tentato o realizzato), disturbi del sonno, ansia, depressione, anoressia, bulimia, cioè i sintomi del disagio in bambini e adolescenti, c’erano già prima del Covid e della Dad, ma la vita da eremiti che il periodo di pandemia ha imposto a questa generazione ha fatto esplodere il numero dei casi.
Collocazione Biblioteca: 20278

Valentina Carretta, Breve guida per genitori disorientati. Anoressia, bulimia, obesità e altri disturbi alimentari… si può guarire, Alpes Italia, Roma, 2021, 104 pp.
L’autrice, psicologa psicoterapeuta, vuole affrontare il disagio e lo smarrimento di genitori e familiari che quotidianamente si scoprono disorientati e angosciati nel confrontarsi con i disturbi alimentari (DCA) che affliggono i propri figli. In un linguaggio chiaro e accessibile queste pagine prendono per mano i genitori per guidarli nel loro disorientamento, affrontando concretamente alcuni temi e aprendo ad una nuova prospettiva d’osservazione sui DCA. Questa breve guida pratica vuole aiutare inoltre a comprendere quali siano i segnali da cogliere per poter prevenire e/o affrontare per tempo l’insorgenza di un DCA, quando sia opportuno “iniziare a preoccuparsi”, cosa dire e cosa fare concretamente, soffermandosi anche su come affrontare la sensazione di frustrazione, d’impotenza e il senso di colpa che tormenta madri e padri. Il testo risponde anche a quesiti di carattere generale fornendo una breve introduzione a quali siano i DCA, le cause, gli effetti, le differenze fra DCA nell’infanzia e nell’adolescenza, oltre a far parlare i genitori con i professionisti dell’équipe multidisciplinare. Il libro desidera anzitutto sottolineare che si può guarire dai DCA.
Collocazione Biblioteca: 19562

belleChiara Meloni, Mara Mibelli, Belle di faccia. Tecniche per ribellarsi a un mondo grassofobico, Mondadori, Milano, 2021, 176 pp.
“Belle di faccia” è un progetto nato su Instagram nel 2018 con lo scopo di fare chiarezza sul movimento body positive e sulla fat acceptance che lo ha originato, rimettendo il corpo grasso al centro del discorso e sensibilizzando sul tema della grassofobia e del fat shaming in un modo semplice, fresco e ironico, in modo da avvicinare anche persone che non ne avevano mai sentito parlare. In due anni di vita il progetto ha contribuito ad avviare in Italia una conversazione su questi temi ancora poco trattati per mancanza di una letteratura di riferimento.
Collocazione Biblioteca: 20211

Luca Rinaldi, Sul cibo, sul corpo e sul divenire della forma. Anoressia, bulimia e molto altro, Franco Angeli, Milano, 2021, 189 pp.
Il volume offre, attraverso numerose esperienze cliniche, una possibilità di comprensione del sintomo alimentare (anoressia, bulimia, ecc.) che può essere di sostegno a pazienti e familiari e di supporto per la pratica clinica e psicoterapeutica. Più in generale, il libro può essere una grande opportunità per tutti coloro che sono interessati a riflettere sulla complessa relazione che intratteniamo nel corso della vita col cibo e con il corpo. Rifacendosi a Mondrian e soprattutto a Paul Klee con quelle che sono state definite le “anomalie controllate”, attraverso questo suo lavoro l’autore ci accompagna in una riflessione sul senso primario che il cibo assume nel corso della vita in termini di desiderio, relazione, dipendenza, crescita e sulla necessità dell’uomo di gestire mediante la forma profondi livelli emozionali, angosce, vissuti dolorosi e “minacce” evolutive. Ci riporta alla necessità di guardare al sintomo alimentare come rischio, come patologia, ma soprattutto come tentativo che, accolto in una prospettiva terapeutica multidisciplinare, può avviare mutamenti della forma di corpo, mondo affettivo e relazionale, proiettandoli verso una dimensione armonica non raggiunta fino a quel momento. Nella clinica questo significa che è indispensabile tollerare i tempi del costruirsi di forme della relazione terapeutica, ma soprattutto tollerare un’asimmetria temporale che investe il campo della cura tra urgenze e necessità del concreto e tempi di una costruzione interna e relazionale. L’autore ci propone anche quanto l’esperienza emotiva e relazionale correlata alla pandemia Covid-19 abbia avuto implicazioni a carattere catastrofico sulla forma della relazione con il cibo e con la corporeità, portando all’attenzione terapeutica l’esito di questo profondo sconvolgimento del vivere.
Collocazione Biblioteca: 19134

Esperienze di malattia e trattamento

Mauro Cibin … [et al.], Il rinnovamento delle comunità terapeutiche tra cura, riabilitazione e ricercaMDD : Medicina delle Dipendenze, A. 13, n. 52 (dic. 2023), pp. 4-59
Il numero monografico della rivista affronta il tema delle comunità terapeutiche, cercando di valorizzarne in particolare la relazione col sistema delle dipendenze nel suo complesso. Si veda in particolare “La cura delle dipendenze in comorbilità con i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. L’esperienza de ‘Lo Specchio’” di Giovanna Grillo, Pablo Belfiori, Fabrizia Falco.

9788865792919_0_536_0_75Angela Spalatro, Ugo Zamburru, Storie di ragazze che non volevano essere belle, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2023, 143 pp.
I canoni di bellezza e forma fisica che alimentano da decenni le società occidentali hanno certamente un ruolo nell’analisi dei disturbi del comportamento alimentare, soprattutto in riferimento ai più giovani. Tra le molte fatiche della crescita, infatti, l’accettazione del proprio corpo è per tante e tanti adolescenti una conquista difficile. Ma c’è molto altro, come raccontano gli psichiatri Angela Spalatro e Ugo Zamburru in questo testo. La battaglia che le loro giovanissime pazienti intraprendono con il cibo, con la fame, con sé stesse, spesso è il sintomo di sofferenze più o meno latenti, che affondano le radici in traumi infantili, in disagio profondo, nella difficilissima impresa che è l’affermazione della propria identità. Nel libro, autrice e autore affidano il racconto dei disturbi del comportamento alimentare alla voce di alcune giovani che di questo malessere hanno fatto esperienza diretta. Molte hanno alle spalle percorsi di cura difficili, ma con esito felice. Nella seconda parte del testo, gli autori ripercorrono i temi emersi nelle storie. In chiusura, alcuni consigli su letture, film e risorse d’aiuto disponibili.
Collocazione Biblioteca: 20158

Marisa Galbussera ; Prefazione di Luca Modolo, Il cannibale che è in noi. Ammalarsi e guarire da anoressia e bulimia, Franco Angeli, Milano, 2022, 166 pp.
Il libro affronta il tema dell’anoressia-bulimia, indagando a fondo come ci si ammala, quali sono le radici intime della malattia. Questi disturbi alimentari sono un modo di rifiutare la materia in nome della ricerca di altro, puntando cioè all’eliminazione della materia per raggiungere la sostanza, seguendo l’imperativo mistico dello spogliarsi di tutto per puntare ad altro. A spogliarsi è il proprio corpo fino a ridursi all’osso, per questo si può parlare di “cannibalismo metafisico”. L’autrice, psicoanalista e responsabile di Ananke Veneto, indica anche la strada per guarire da queste malattie dell’anima, presentando diversi casi clinici.
Collocazione Biblioteca: 19860

Valeria Ugazio, Lisa Chiara Fellin, Le dinamiche di potere nella terapia con anoressiche e bulimiche: da vincolo a risorsa?, in Terapia familiare, n. 128 (mar. 2022), pp. 31-54
L’articolo presenta un percorso terapeutico pianificato, articolato in quattro fasi, che alternano format familiari a sedute individuali con la paziente. Questo approccio si fonda sulla teoria delle polarità semantiche familiari, secondo cui nella conversazione di e con queste famiglie prevale la semantica del potere. Attraverso la discussione di un caso clinico viene mostrato come questa strategia aiuti a superare i dilemmi legati alle dinamiche di potere, così caratteristici delle psicoterapie con i disturbi alimentari, e massimizzi l’alleanza terapeutica con la famiglia e soprattutto con la paziente.

A cura di Riccardo Bertaccini e Furio Lambruschi, Psicologia cognitiva dell’adolescente. Setting clinico e strategie di intervento, Carocci, Roma, 2022, 399 pp.
L’adolescenza rappresenta uno snodo evolutivo cruciale nel complesso percorso di strutturazione del Sé. Gli adolescenti del terzo millennio sono esposti a un incremento massiccio nella quantità e nell’intensità di fattori di rischio sociali, familiari, educativi e affettivi, con importanti ricadute psicopatologiche. Il volume è un manuale pensato per i professionisti della salute mentale, che presenta le più efficaci procedure di assestment e intervento terapeutico per le deviazioni psicopatologiche nei giovani d’oggi (principalmente procedure derivanti dall’ambito cognitivo-comportamentale). Gli autori sono psicologi e psicoterapeuti. Si veda in particolare il cap. 9. “I disturbi dell’alimentazione: caratteristiche cliniche e trattamento psicoterapeutico” di Armando Cotugno.
Collocazione Biblioteca: 19588

abitareA cura di Luigi Federico Bianchi, Patrizia Conti ; prefazione di Antonello Correale, Abitare una casa. Il lavoro clinico con gli adolescenti nei servizi di neuropsichiatria, Mimesis, Milano ; Udine, 2022, 238 pp.
Il volume racconta il lavoro degli operatori nei servizi della NPIA, a contatto con la domanda d’aiuto, con i bisogni espliciti e non visibili, e con le gravi patologie adolescenziali e del contesto familiare. I contributi raccolti, scritti da neuropsichiatri, psicologi, educatori, illustrano la complessità del lavoro clinico con l’adolescente, a partire dalle tematiche dell’accoglienza e della valutazione diagnostica, passando per i percorsi di cura e di riabilitazione. In particolare si veda il contributo di Renata Racinovich al cap. 4.1 “I disturbi alimentari in una clinica di NPIA”.
Collocazione Biblioteca: 19626

Paul Robinson, Finn Skarderud e Bente Sommerfeldt ; Prefazione di Peter Fonagy, Fame. Trattare i disturbi alimentari con la mentalizzazione, Astrolabio Ubaldini, Roma, 2022, 287 pp.
I disturbi del comportamento alimentare sono una delle patologie più complesse della moderna psichiatria. Le difficoltà derivano dalla sovrapposizione di fattori culturali, sociali, relazionali, biologici e genetici. Le terapie che li affrontano devono dunque rendere conto di questa complessità e riuscire a elaborare un trattamento personalizzato, capace di integrare le caratteristiche delle specifiche psicopatologie. Una delle prove maggiori per il terapeuta è riuscire ad affrontare questi disturbi senza attribuire ‘colpe’, e senza rifugiarsi in prospettive riduzionistiche. In questo senso il modello della mentalizzazione, sostenuto dagli autori, che sono psichiatri o psicologi, prova a comprendere i sintomi dei disturbi alimentari come tentativi di risolvere difficoltà collegate alla (auto)regolazione sociale. Diversi studi hanno infatti evidenziato come in questi disturbi siano frequenti anomalie della cognizione sociale, difficoltà di autoregolazione, deficit nell’identificare e descrivere le proprie emozioni, oltrea una riduzione della capacità agente del sé.
Collocazione Biblioteca: 19786

Francesca Davini … [et al.], L’Adolescenza al tempo del Covid-19, in Psicobiettivo, a. 41, n. 3 (set.-dic. 2021), pp. 21-152
Questo numero della rivista è dedicato agli adolescenti e agli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto su di loro. Oscurati dall’incedere della pandemia, dimenticati soli e spaventati nelle loro stanze, abbandonati dalla scuola, incompresi dagli adulti, molti adolescenti hanno cominciato pian piano a riempire i reparti di neuropsichiatria infantile, ad affollare gli ambulatori alla ricerca di qualcuno che li aiutasse a comprendere il dolore che corrode l’anima e divora il futuro. Il tema è stato affidato a professionisti, psicoterapeuti, educatori, con il compito di rappresentare e dare voce al profondo disagio che vivono i ragazzi in questo terribile periodo storico. Si segnalano in particolare, sella sezione “Casi clinici” l’articolo di Benedetta Russo e Elisabetta Pizzi Pizzi. Il caso clinico di Giulia. Il lockdown da Covid-19 come evento scatenante di episodi di alimentazione incontrollata e l’articolo di Lavinia Celsan, Il cibo e lo sguardo.

Riccardo Dalle Grave, Il coinvolgimento dei genitori nella terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione: “aiutanti”, NON “controllori” dell’adolescente, AIDAP, Verona, [2021], 5 pp.
L’articolo descrive la terapia cognitivo comportamentale migliorata (CBT-E), considerata uno dei trattamenti più efficaci per la cura dei disturbi dell’alimentazione, applicata agli adolescenti. La principale differenza tra la CBT-E per gli adolescenti rispetto a quella per adulti è il coinvolgimento dei genitori, raccomandato per diversi motivi: 1) i genitori hanno il diritto e la responsabilità di prendere decisioni in merito al trattamento dei loro figli adolescenti; 2) i dati della ricerca indicano in modo consistente che la reazione del genitore ai sintomi del disturbo dell’alimentazione può influenzare l’esito del trattamento. Pertanto, è importante assicurarsi che questo impatto sia positivo e che i genitori non ostacolino o impediscano inconsapevolmente o involontariamente i potenziali cambiamenti positivi dell’adolescente; 3) i genitori, come dimostrato da numerosi studi, svolgono un ruolo importante nell’aiutare l’adolescente ad affrontare in modo efficace il disturbo dell’alimentazione. Si veda anche: Michael Zeiler … [et al.], Fathers in the spotlight: parental burden and the effectiveness of a parental skills training for anorexia nervosa in mother–father dyads, in Eating and Weight Disorder, vol. 28, art. 65 (2023) – online, pp. 1-11, uno studio che intende indagare le differenze tra madri e padri di adolescenti con anoressia nervosa.

adolesc oggiA cura di Cinzia Carnevali, Paola Masoni, Daniela Marangoni, Adolescenti oggi. Multidimensionalità dei fattori terapeutici: clinica psicoanalitica ed estensione a Gruppi e Istituzioni, Alpes, Roma, 2021, 254 pp.
Le autrici, psicoanaliste, presentano una raccolta di articoli ed esperienze psicoanalitiche con cui intendono dare attenzione al benessere e al malessere degli adolescenti e dei loro genitori. Si propongono di riconoscere e valorizzare la relazione analitica tra adolescente e terapeuta, sia negli aspetti inter-psichici che intrapsichici, integrando le diverse componenti del gruppo familiare e del gruppo Istituzionale, quando l’adolescente sia seguito anche dai Servizi territoriali. Sottolineano l’importanza della trasformazione del setting terapeutico perché sia in grado di accogliere anche famiglia e gruppo. L’ascolto psicoanalitico, l’attività di rêverie, l’attenzione al controtransfert ed ai processi inconsci, possono generare un feedback verso il conosciuto non pensato, a rendere dicibile l’indicibile e a poter narrare con fiducia traumi psichici riguardanti anche la trasmissione transgenerazionale producendo trasformazioni identitarie, all’immagine di sé e alla qualità degli oggetti interni
Collocazione Biblioteca: 19602

A cura di Riccardo Dalle Grave e Simona Calugi, Terapia cognitivo comportamentale per gli adolescenti con disturbi dell’alimentazione: un’efficace alternativa ai trattamenti basati sul modello di malattia, AIDAP, Verona, [2021], 5 pp.
L’articolo propone un confronto tra i trattamenti basati sul “modello di malattia” del disturbo dell’alimentazione negli adolescenti e il “modello psicologico”, adottato dalla CBT-E (terapia cognitivo comportamentale migliorata). Il primo afferma che le caratteristiche del disturbo dell’alimentazione siano il risultato di una malattia specifica. Sostiene che il paziente non abbia il controllo della sua malattia, perché non ne è consapevole, e necessiti del supporto esterno dei genitori. Il secondo, al contrario, si basa su una spiegazione psicologica del disturbo dell’alimentazione. Viene, quindi, chiesto all’adolescente di assumere un ruolo attivo nel trattamento.

A cura di Riccardo Dalle Grave, Comprendere l’anoressia nervosa atipica: caratteristiche e strategie per affrontare questo disturbo dell’alimentazione, AIDAP, Verona, [2023], 3 pp.
Questo articolo riporta una sintesi delle attuali conoscenze sulle caratteristiche cliniche dell’anoressia nervosa atipica, una categoria diagnostica per i pazienti che presentano tutti i sintomi dell’anoressia nervosa ma nonostante la perdita di peso mantengono un peso all’interno o al di sopra dell’intervallo di normalità), e descrive alcune strategie utilizzate dalla terapia cognitivo-comportamentale migliorata (CBT-E) per affrontare questo disturbo dell’alimentazione.

Antonio Ventre, Anoressia nervosa. Un possibile percorso di guarigione. Analisi Transazionale e Gestalt Terapia, Armando, Roma, 2021, 111 pp.
Il libro, il cui autore è psicologo e psicoterapeuta, è rivolto a tutti i professionisti che si occupano di disturbi dell’alimentazione e nello specifico di anoressia nervosa, con l’obiettivo di offrire uno stimolo di riflessione e di confronto; è inoltre dedicato alle persone che soffrono e combattono per una vita qualitativamente migliore.
Collocazione Biblioteca: 19812

divorataAgnese Buonomo, La famiglia divorata. Vivere accanto al disturbo alimentare, Mursia, Milano 2021, 139 pp.
Quando un figlio o una figlia si ammalano di un disturbo alimentare è come se l’intera famiglia fosse investita da uno tsunami. Non esiste più nulla, tutto ruota intorno alla malattia. Anoressia, bulimia, binge-eating sono patologie subdole che trasformano in modo drastico la mente e il corpo di chi ne soffre. Dodici storie diverse, un viaggio attraverso gli occhi dei padri e delle madri, ma anche dei fratelli e delle sorelle che vivono e combattono la malattia dei loro cari.
Collocazione Biblioteca: 18916

Studi e ricerche

Riccardo Dalle Grave, Social media, immagine corporea e disordini alimentari, AIDAP, Verona, [2023], 3 pp.
L’articolo propone uno sguardo d’insieme sul rapporto degli adolescenti con la propria immagine corporea in relazione ai social media. Vengono presi in considerazione vari studi che dimostrano una correlazione positiva tra l’uso di social media come Instagram e Snapchat e un aumentato grado di insoddisfazione corporea, e quindi ad un aumentato rischio di disturbi alimentari e di depressione. Vengono poi presentate le due principali teorie per spiegare questo effetto, la teoria socioculturale e la teoria dell’oggettivazione sessuale, e in conclusione è discusso quali possano essere i metodi per aiutare a prevenire o almeno diminuire questi rischi.

Caitlin A. Clague, Janet Conti & Phillipa Hay, Outcomes and associated clinical features of people with eating disorders participating in residential treatment facilities. A scoping review, in Eating Disorders, vol. 31, (gen. 2024) – on line, pp. 2-29
I programmi di trattamento residenziale per i disturbi alimentari (DE) hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni, espandendosi oltre gli Stati Uniti a paesi come Canada, Italia e Regno Unito. Questi programmi offrono un ambiente “casalingo” dove gli individui risiedono per diverse settimane o mesi, sottolineando sia il ripristino fisico che il recupero psicologico. Questo studio mirava a fornire un aggiornamento riguardante gli esiti di questi programmi. È stata condotta una ricerca sistematica nei database elettronici e 12 studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Tutti gli studi hanno riportato miglioramenti dall’ammissione alla dimissione: cambiamenti nella psicopatologia alimentare, ripristino del peso, diminuzione di depressione e ansia e miglioramento della qualità della vita.

Jacqueline Lim … [et al.], Family-based treatment takes longer for adolescents with mental health comorbidities. Findings from a community mental health service, in Eating Disorders, vol. 31, n. 6 (nov. 2023) – on line, pp. 588-609
I bambini e gli adolescenti a cui viene diagnosticato un disturbo alimentare spesso annoverano anche la diagnosi di un altro disturbo di salute mentale. Oltre ai disturbi alimentari, gli individui con disturbi comorbili hanno tassi di suicidio più elevati e sintomi di disturbi alimentari più gravi e cronici. La presente ricerca mirava a indagare l’influenza delle condizioni di comorbilità sugli esiti del trattamento di bambini e adolescenti che frequentavano un servizio di salute mentale pubblico. È stato ipotizzato che i pazienti con comorbilità avrebbero avuto una durata del trattamento più estesa, tassi di ripristino del peso più lenti, più ricoveri ospedalieri per compromissione medica e un funzionamento peggiore rispetto a quelli senza comorbilità. Sono stati analizzati i dati di 78 pazienti del programma sui disturbi alimentari del Queensland, in Australia. Vengono discusse le implicazioni dei risultati per i servizi pubblici di salute mentale e le indicazioni per la ricerca futura. Sulla comorbilità si veda anche: A cura di Alice Nannini, Sviluppare un protocollo per affrontare le condizioni di salute mentale in comorbilità nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione, AIDAP, Verona, [2024], 2 pp.

SU_290Maria Antonietta Ruggeri, Lucrezia Marinelli, Indagine conoscitiva sulla correlazione tra i Disturbi del Comportamento Alimentare e la percezione del proprio corpo negli adolescenti, in La Salute umana, n. 290 (apr.- giu. 2023), pp. 7-14.
Il numero di adolescenti con DCA (disturbo del comportamento alimentare) in continuo aumento richiede la creazione di programmi di sensibilizzazione e di prevenzione primaria mirati ed efficaci. L’ampia letteratura medica mette in evidenza come sia necessario agire tempestivamente nell’età adolescenziale per contrastare lo sviluppo del disturbo.

Imogen Peebles … [et al.], Experiences of inpatient eating disorder admissions: A systematic review and meta-synthesis, in Eating Behaviors, vol. 50, art. 101753 (ago. 2023) – on line, pp. 1-12
Lo scopo dello studio proposto è quello di sintetizzare la letteratura qualitativa disponibile sull’esperienza dei ricoveri per disturbi alimentari, per comprendere le esperienze degli individui e identificare le aree che potrebbero richiedere ulteriori ricerche e/o lo sviluppo dei servizi. Le ricerche sono state effettuate sui seguenti database online: PsycINFO, PsycArticles, PsycTherapy MEDLINE, Embase, CINAHL, ASSIA, Scopus e Proquest Open Access Theses. Sono stati presi in considerazione solo gli articoli con dati qualitativi relativi alle esperienze di trattamento dei disturbi alimentari in regime di ricovero. Nell’articolo sono presentati e interpretati i dati.

Dora Bianchi … [et al.], Body image impact on quality of life and adolescents’ binge eating: the indirect role of body image coping strategies, in Eating and Weight Disorder, vol. 28, art. 75 (2023) – online, pp. 1-10
Lo studio indaga il ruolo dell’immagine corporea all’interno del disturbo da alimentazione incontrollata negli adolescenti, focalizzandosi su due aspetti: l’impatto percepito dell’immagine corporea sulla qualità della vita e le strategie di coping per affrontare le preoccupazioni riguardo all’immagine corporea. Le tre strategie di coping considerate sono l’accettazione positiva razionale, la correzione dell’aspetto, l’evitamento. Questionari anonimi sono stati somministrati a un campione di 715 adolescenti italiani tra i 15 e i 21 anni. I risultati, discussi dagli autori, forniscono nuove informazioni sul funzionamento psicologico degli adolescenti coinvolti nell’alimentazione incontrollata. Disponibile in Pdf.

Ashley N. Gearhardt, Alexandra G. Di Feliceantonio, Highly processed foods can be considered addictive substances based on established scientific criteria, in Addiction , n. 4 (apr. 2023) – on line , pp. 589-598
Ci sono prove crescenti che possa esistere un fenotipo che crea dipendenza e in questo studio si ipotizza che gli alimenti altamente trasformati (HPF; alimenti con carboidrati raffinati e/o grassi aggiunti) creino dipendenza. Nel 1988, il Surgeon General pubblicò un rapporto che identificava i prodotti del tabacco come dipendenza sulla base di tre criteri scientifici primari: la loro capacità di (1) causare un uso altamente controllato o compulsivo, (2) causare effetti psicoattivi (cioè che alterano l’umore) e (3) rafforzare il comportamento. I progressi scientifici hanno ora identificato la capacità dei prodotti del tabacco di (4) innescare forti impulsi o bramosia. In questa ricerca si propone che questi quattro criteri forniscano parametri di riferimento scientificamente validi che possono essere utilizzati per valutare la dipendenza degli HPF, si esaminano le prove relative al fatto che gli HPF soddisfino ciascun criterio e infine si considerano le implicazioni dell’etichettatura degli HPF come dipendenza. La ricerca ha dimostrato che gli HPF possono soddisfare i criteri per essere etichettati come sostanze che creano dipendenza e possono quindi contribuire agli elevati costi per la salute pubblica se economici, accessibili e fortemente commercializzati. Nello stesso numero della rivista si trovano alcuni altri articoli brevi sullo stesso tema: “Compulsion to consume highly processed foods: addiction or ‘para-addiction’” di Robert West; “Determinants of food reward and some parallels with vehicles for self-administration of nicotine, caffeine and alcohol” di Peter J. Rogers; “The foods that are addictive” di Carlos A. Monteiro, Geoffrey Cannon e “The risks of misclassifying addictive food substances as non-addictive” di Ashley N. Gearhardt, Alexandra G. DiFeliceantonio. Disponbile in Pdf.

Schermata 2024-03-13 alle 18.00.19Filippo Schlosser, ICAR 2022, in Delta, n. 93 (estate 2022) – on line, pp. 2-3
Questo articolo costituisce un breve rapporto sulla Conferenza “ICAR 2022” che si è tenuta a Bergamo il 14 e 15 Giugno. In primo luogo riporta l’antico problema dell’uso ancora non convalidato dalle istituzioni dello strumento farmacologico per la prevenzione, malgrado le raccomandazioni accettate dal Parlamento e gli impegni internazionali che l’Italia ha preso con l’ONU. La PrEP deve infatti essere un impegno delle istituzioni, che non sarà mai un obbligo, ma resta un diritto ancora non fruibile e, in quanto non fruibile, lede il diritto alla salute. Oltre alla prevenzione, altri temi trattati sono stati : Hiv e Covid-19; obesità e sindrome metabolica nelle persone in trattamento, chemsex. Si riferiscono alla conferenza anche i due articoli successivi “Villa Maraini, Approccio sindemico allo stigma sociale” (p. 4) e “Bergamo. L’ arte scende in strada contro l’HIV” (pp. 5-6). La rivista è in PDF.

A cura di Donald Campbell e Ronny Jaffè, Il corpo che parla, Mimesis, Milano ; Udine, 2022, 296 pp.
Il testo è il frutto del lavoro svolto da psicoanalisti inglesi e italiani che, dal 2003, hanno effettuato studi clinici per indagare la relazione tra la mente e il corpo dei loro pazienti. Il libro affronta argomenti chiave come i sintomi somatici, l’inconscio incarnato, le espressioni corporee dell’affetto, la sessualità, la violenza, l’autolesionismo, i tentativi di suicidio, l’ipocondria, l’isteria, l’anoressia e la bulimia, le scissioni e le frammentazioni associate al corpo.
Collocazione Biblioteca: 20494

Riccardo Dalle Grave, Disturbi dell’alimentazione nei maschi: un problema comune ma poco riconosciuto, AIDAP, Verona, [2022], 3 pp.
La ricerca sui disturbi dell’alimentazione è sempre stata focalizzata principalmente sulle femmine. Solo di recente, i ricercatori hanno riconosciuto nei maschi specifici comportamenti per potenziare la massa muscolare, come il seguire diete ricche di proteine, l’uso di integratori e di steroidi anabolizzanti, che possono essere associati ad un disturbo dell’alimentazione. Nell’articolo l’autore descrive le peculiarità della malattia nei maschi, le conseguenze sulla loro salute fisica e i difficili meccanismi di accettazione del disturbo.

A cura di Ciro Pizzo, Anna Grimaldi, Povertà e minori tra emergenza economica sanitaria ed educativa, in Sicurezza e scienze sociali, n. 2 (mag.-ago. 2022), pp. 7-276
Questo numero della rivista è dedicato alla povertà minorile in tutte le sue dimensioni, in un momento in cui l’emergenza sanitaria ha accentuato le disuguaglianza sociali, ponendo enfasi sulla necessità di ridefinire le priorità di intervento e di pervenire a un progetto integrato tra azioni educative, economiche e sociali, per il benessere dell’intera collettività. Tutti i contributi raccolti dai curatori, per l’autorevolezza e la multidisciplinarietà degli autori, arricchiscono il dibattito sul tema e contribuiscono a fare chiarezza sul fenomeno. Si veda in particolare: “Fame emotiva. Riflessioni sociologiche ed implicazioni sociosanitarie dei DCA durante la pandemia” di Danilo Boriati, Mariangela D’Ambrosio.

epidemAndrea Cammarano … [et al.], Obesity as a social phenomenon = Obesità come fenomeno sociale. Una narrative review (A) = Revisione narrativa, in Epidemiologia e Prevenzione, n. 3 (mag.-giu. 2022) – on line, pp. 168-172
L’obesità è una delle malattie a maggiore prevalenza al mondo. Visto il forte impatto sociale che possiede, è necessario avere un approccio non esclusivamente clinico, ma il più ampio possibile in modo da permettere un’analisi a vari livelli per meglio comprendere e affrontare le sfide che questa patologia pone in termini di sanità pubblica. L’ obiettivo di questa ricerca è analizzare, attraverso le principali evidenze, l’importanza a livello sociale dell’eccesso ponderale nella popolazione e le eventuali azioni volte a mitigare gli eventuali effetti negativi di tale problematica. I dati ottenuti dalle fonti incluse nello studio sono stati raggruppati e analizzati in cinque macroaree: disuguaglianze nella salute, società, lavoro, impatto sulla medicina sociale (focalizzata sul modello italiano) e costi sociali. Ogni categoria ha mostrato una correlazione bilaterale con l’obesità, mettendo in evidenza un impatto significativo per la comunità. Per ognuno dei campi investigati, risulta necessario intraprendere diverse azioni a livello istituzionale. Molte raccomandazioni e azioni sono già state intraprese a livello globale, ma da sole non sembrano essere sufficienti. Il lavoro rimarca che, per combattere l’obesità e rallentare questo fenomeno pandemico, l’intera comunità scientifica e le istituzioni devono lavorare unitamente a più livelli per identificare e progettare programmi di contrasto efficaci. L’articolo è disponibile in PDF.

Giuseppe Riva, Clelia Malighetti, Silvia Serino, Virtual reality in the treatment of eating disorders, in Clinical Psychology and Psychotherapy, vol. 28, n. 3 (mag. – giu. 2021) – on line, pp. 477- 488
Negli ultimi 25 anni, la realtà virtuale (VR) ha offerto soluzioni innovative per curare diversi sintomi chiave dei disturbi alimentari: dal desiderio alle emozioni negative, dai pregiudizi attenzionali all’insoddisfazione del corpo. La presente rassegna narrativa valuta la letteratura esistente in queste aree cercando di identificare i loro diversi livelli di evidenza clinica. In particolare, la rassegna presenta quattro approcci clinici basati sulla VR e le loro implicazioni nel trattamento dei disturbi alimentari: esposizione al segnale della VR, spostamento del quadro di riferimento della VR, la VR per correggere distorsioni corporee e distorsioni attenzionali. In generale, i risultati esistenti dimostrano il valore clinico della VR. Da un lato, il presente lavoro suggerisce che due tecniche basate sulla realtà virtuale, l’esposizione alla realtà virtuale e lo spostamento del quadro di riferimento, hanno un supporto significativo nella ricerca e forniscono un possibile vantaggio rispetto alla tradizionale terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. D’altra parte, due applicazioni emergenti della VR: le illusioni corporee multisensoriali e l’uso della VR per la modifica dei bias attenzionali – anche se supportate da dati preliminari – necessitano ancora di ulteriori ricerche.

A cura di Giuseppe Nicolò, Enrico Pompili, Psichiatria territoriale. Strumenti clinici e modelli organizzativi, Raffaello Cortina, Milano, 2021, 977 pp.
Il volume si propone come una guida per gli operatori della salute mentale nell’organizzare nel modo migliore i servizi al livello territoriale, basandosi sui modelli più recenti in uso.
Il libro è suddiviso in quattro sezioni; la prima è dedicata a un esame dei modelli e strumenti in uso; la seconda riguarda l’organizzazione dei servizi, partendo dalla costruzione della rete territoriale; le parti tre e quattro riguardano le tecniche di intervento a seconda dei casi specifici, con un particolare focus nell’ultima parte alle persone con bisogni speciali e alle tecniche più innovative come la e-psichiatry, la psicologia computazionale e altre tecniche che fanno uso delle nuove tecnologie.
Collocazione Biblioteca: 19438

European Observatory on Health Systems and Policies, Organisation for Economic Co-operation and Development, State of Health in the EU: Italia.Profilo della Sanità 2021, European Observatory on Health Systems and Policies, Bruxelles, 2021, 24 pp.
I Profili Sanitari prodotti per ciascun Paese nell’ambito del ciclo State of Health in the EU (“Stato della salute nell’UE”) consentono di ottenere una panoramica sintetica e programmaticamente puntuale della salute e dei sistemi sanitari dei paesi dell’UE e dello Spazio Economico Europeo. Le analisi presentate, condotte su base comparativa, si focalizzano sulle caratteristiche e sulle sfide specifiche di ciascun Paese. Un confronto con i profili di altre nazioni europee può essere fatto consultando la “Relazione di accompagnamento“. L’aspettativa di vita in Italia è tra le più alte in Europa, ma nel 2020 si è abbassata, almeno temporaneamente, a causa dei decessi dovuti al COVID-19. Il report riporta i tassi di sovrappeso e obesità tra i bambini, gli adolescenti e gli adulti. Tassi che risultano elevati, anche se inferiore alla media dell’ U.E. a causa di un’alimentazione inadeguata e di scarsa attività fisica.

Alessandro Chinello … [et al.], La semantica del potere nella rappresentazione materna e paterna: uno studio-pilota linguistico e computazionale dei siti proana in Italia, in Orientamenti pedagogici, vol. 68, n. 1 (gen.-mar. 2021), pp. 47-56
L’articolo presenta i risultati di uno studio pilota che esplora la presenza della semantica del potere nei commenti degli utenti di 10 blog pro-anoressia. L’analisi testuale è stata effettuata tramite il software statistico T-LAB, focalizzando l’attenzione sulla rappresentazione materna e paterna.

Sitografia

Siti istituzionali:

Conferenza Nazionale sulla Nutrizione
Disturbi alimentari – Ministero della salute
Disturbi alimentari – Regione Umbria
Informagiovani – Comune di Torino
Mappa dei Servizi per la cura dei DNA e delle Associazioni
Progetto BIOVEDA (BIObanca Veneta per i Disturbi alimentari), Università di Padova
Regione Veneto
Centro Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso della ULSS 10 Veneto Orientale

Associazioni:

Academy for Eating Disorders – USA
Associazione Fenice Lazio
Eating Disorders Research Society – USA
European Association for the Study of Obesity
European Council on Eating Disorder
Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP)
Associazione Prevenzione dell’Anoressia Torino
Federazione Italiana Disturbi Alimentari
Fondazione FOBAN
Società Italiana Obesità
Società Italiana Psicopatologia dell’Alimentazione

Riviste:

Eating and Weight Disorders – Studies on Anorexia, Bulimia and Obesity
Eating Behaviors
Eating Disorders – The Journal of Treatment and Prevention
European Eating Disorders Review
International Journal of Eating Disorders
New SIO (Società Italiana Obesità)
State of Mind. Il giornale delle scienze psicologiche