Aggiornata a marzo 2024 

I materiali elencati sono disponibili presso la Biblioteca del Gruppo Abele, negli orari e nelle modalità indicate. L’elenco proposto non esaurisce quanto posseduto in Biblioteca sul tema in oggetto. Per ulteriori approfondimenti, consultare il catalogo bibliografico; in biblioteca ed anche su catalogo esiste un’apposita sezione “mafie” con ampio assortimento di studi di settore. 

Se interessati si può consultare anche la bibliografia e filmografia su educazione alla legalità e la bibliografia sulla corruzione.

I percorsi tematici proposti sono i seguenti:

 Studi e inchieste sulle mafie 

mafie-storie-della-criminalita-organizzata-milano-cronache-di-criminalita-organizzata_1Salvatore Garzillo, Sergio Nazzaro, Milano: cronache di criminalità organizzata, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 158 pp.
Milano, l’unica città realmente europea in Italia è anche la città più attraversata da diverse criminalità, di ogni angolo del mondo globalizzato. Una città che diventa preda di gruppi e organizzazioni di ogni dove, che camminano spalla a spalla per le strade del centro quanto della periferia. Si muovono veloci come la città stessa. Storie criminali passate velocemente nella cronaca quotidiana che vengono investigate in profondità per la prima volta e disvelano mondi sconosciuti.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.49

Stefano Becucci, La Mafia cinese, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
Il volume introduce il lettore al lato in ombra della storia cinese. Risponde alle domande sulla Triade, criminalità cinese in Italia, attività illecite in cui sono coinvolte queste formazioni criminali. La prima parte del volume mette in luce le circostanze che hanno portato alla costituzioni delle Triade e alla loro espansione nelle colonie dei cinesi d’oltremare. In seguito, lo sguardo si sposta sull’Italia, delineando le caratteristiche della criminalità organizzata presente nel nostro Paese e le relazioni che intercorrono con quella autoctona, mentre la parte finale esamina nel dettaglio l’ampia gamma di attività illegali entro le quali sono coinvolti i gruppi criminali cinesi. Nella stessa collana si vedano anche, tra gli altri, i volumi sulla mafia russa (MAF.07.51), giapponese (la Yakuza: MAF.07.39); nigeriana (Black mafia; MAF.07.28) e albanese (MAF.07.23)
Collocazione Biblioteca: MAF.07.51

Nadia Cozzolino, Le Guerre di ‘ndrangheta, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
La ‘ndrangheta è, oggi, una delle più potenti e ricche holdings criminali del mondo, con ramificazioni in tutti i continenti, Cinquant’anni fa, i vecchi capibastone che tutelavano le tradizioni della “società dello sgarro” vennero soppiantati dai boss emergenti di Reggio Calabria nel corso di una guerra da centinaia di vittime. Da quel momento la criminalità organizzatapcalabrese si è evoluta prestando il fianco ai pezzi deviati dello Stato e della massoneria, dedicandosi alla corruzione e al narcotraffico su scala globale.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.50

copertinaA cura di Marcello Ravveduto, Le Mafie nell’era digitale. Rappresentazione e immaginario della criminalità organizzata, da Wikipedia ai social media, Franco Angeli Open Access, Milano, 2023, 183 pp.
Attraverso un approccio double talent, in grado di coniugare conoscenze umanistiche e informatiche, lo studio ha indagato la presenza, in termini di qualità e quantità, delle mafie sugli SNS (Social Network Sites). Consapevole del ruolo rivestito dai contenuti digitali in quanto fonti primarie, l’autore ha adottando tre diversi tipi di metodi di ricerca per estrarre e analizzare una grande mole di dati dalle piattaforme. Da un iniziale metodo manuale per i social di proprietà di Meta, applicato a più di 50 profili, pagine e gruppi Facebook, è passato a un’analisi semiautomatica per l’individuazione di temi e argomenti. Questi sono stati, infine, trattati con un proficuo e innovativo metodo automatico, attraverso il ricorso a codici Python, che hanno permesso di processare 20mila commenti a video YouTube, 90 GB di video TikTok, per un totale di 11.500 video e 2 milioni e mezzo di tweet. Nel testo sono riportati e commentati i risultati dell’indagine.

Francesco Ferasin, I Baby boss, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 153 pp.
Sfrecciano sui motorini, vestono all’ultima moda, hanno Rolex costosissimi al polso, collane d’oro e pistole con il colpo in canna nascoste nei pantaloni. I baby boss nascono così, tra i vicoli di Napoli. Crescono con la violenza della camorra negli occhi. Regnano nei social networks, comandano in strada. Un fenomeno inedito quello delle paranze dei bambini, sconosciuto al mondo delle mafie tradizionali. Dalle parti di Forcella, invece, il codice d’onore non c’è più. Qui la giovinezza viene barattata in cambio del potere. Una luce evanescente messa in mano a ragazzini che non sanno con cos’altro giocare se non con la propria vita. Sul tema si veda anche il libro di Isaia Sales, Teneri assassini. Il mondo delle babygang a Napoli, Marotta&Cafiero, Melito di Napoli, 2021, 219 pp. (Coll. Bibl.: 19659)
Collocazione Biblioteca: MAF.07.46

Stefano Baudino, Il Maxiprocesso di Palermo, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Il testo, partendo dalla fine degli anni settanta, inizio ottanta, presenta la Palermo in cui cadono centinaia di mafiosi e uomini delle istituzioni. Ma quando Antonino Caponnetto, nuovo capo dell’Ufficio istruzione, raggruppa validi magistrati, tra i quali Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta, creando il “pool” antimafia, intraprende un’azione leggendaria, rivoluzionando nel metodo e nel merito la lotta alla mafia. Si apre così la strada al Maxiprocesso di Palermo, che sancirà la più grande vittoria dello Stato contro cosa nostra.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.34

9788836172214_0_536_0_75Enzo Ciconte, Carte, coltello picciolo e carosello. I Grandi processi di fine Ottocento alla “mala vita” e le origini della criminalità organizzata in Puglia, Manni, San Cesario di Lecce, 2023, 1548 pp.
L’Autore ricostruisce le vicende dei processi celebrati nell’Ottocento attraverso la stampa dell’epoca, le deposizioni, gli atti giudiziari e l’Archivio Centrale dello Stato. E li situa nel contesto della Puglia di quegli anni, di miseria e disoccupazione. Analizza la situazione delle carceri pugliesi, in cui la malavita, discendente diretta della camorra e della ‘ndrangheta, fin dalla seconda metà dell’Ottocento riesce a proliferare, grazie anche alla corruzione delle guardie e alla loro connivenza con i detenuti. È un’organizzazione che detta le regole, stabilisce rituali di affiliazione, impone il pagamento del pizzo, che ha al suo interno una gerarchia, dei gradi con nomi precisi e un sistema di reciproci obblighi da rispettare.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.511

Elisa Ghidini, DIA & co., RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
La DIA, Direzione Investigativa Antimafia, è stata fondata ufficialmente nel 1991 a partire di un’idea di Giovanni Falcone e può rappresentare il braccio operativo della DNA, Direzione Nazionale Antimafia. Inoltre, poiché la mafia rischia di infiltrarsi ovunque girino grosse quantità di denari e quindi nei grandi cantieri, in seno alla DIA è operativo l’OCAP, cioè l’Osservatorio centrale sugli appalti pubblici, che devono essere informati dai Prefetti a proposito degli atti antimafia che emanano. La DIA agisce parlando poco e apparendo mai ma il sito della stessa rappresenta una miniera di informazioni. Qui si possono reperire infatti tutte le relazioni semestrali che la DIA produce e invia al Parlamento: si tratta di documenti che forniscono una fotografia della criminalità suddivisa per province italiane, per tipologia di affari e per metodi di contrasto. Collocazione Biblioteca: MAF.07.36

Nadia Cozzolino, Raffaele Cutolo e la nuova camorra, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 156 pp.
Dal caso Tortora, vittima di un grave errore giudiziario, al sequestro dell’assessore campano Ciro Cirillo il nome di Raffaele Cutolo è legato ad alcune delle più controverse storie italiane. Il superboss, fondatore e unico capo della Nuova Camorra Organizzata, ha trascorso molti anni in carcere e proprio lì è riuscito a organizzare un esercito di 10.000 camorristi pronti a tutto: fondando la consorteria Nuova Famiglia si è innescata una sanguinosa guerra di camorra da oltre 1000 morti ammazzati tra cui molti innocenti. Si veda anche il volume di Dario Fiorentino, La Camorra, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp. (coll. Bibl.: MAF.07.03) e il libro di Gigi Di Fiore, La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle parenze dei bimbi, UTET ; DeA Planeta Libri, [Torino] ; Milano, 2021, 557 pp. (Coll. Bibl.: MAF.01.457).
Collocazione Biblioteca: MAF.07.21

51fGGxkcgyL._AC_UF1000,1000_QL80_Nello Scavo, Libyagate. Inchieste, dossier, ombre e silenzi, Vita e pensiero, Milano, 2023, 102 pp.
Libyagate è il nome di un’inchiesta condotta da alcuni giornalisti anche a rischio della propria sicurezza personale, come l’autore inviato di “Avvenire. In una Libia già dilaniata dalle lotte tra clan e fazioni, vanno in scena i drammi dei migranti, uomini, donne e bambini, torturati, violentati, uccisi dai trafficanti, anche in quei centri governativi di detenzione sostenuti dall’Europa, Italia compresa: una vera e propria fabbrica della tortura, dove si vive in un solo modo, inumano e degradante, e si muore in molti modi diversi, mentre i traffici proseguono e si diramano ben al di là delle sabbie nordafricane. Perché il ‘grande gioco libico’ è allargato e trasversale, va dal traffico di uomini a quello delle armi, dallo smistamento di sostanze stupefacenti alle flotte fantasma che contrabbandano petrolio, in una rete internazionale che dalla Libia giunge in Europa attraverso Malta e l’Italia, con la connivenza di faccendieri e politici e sotto il grande ombrello delle organizzazioni mafiose.
Collocazione Biblioteca: 20501

Stefano Baudino, Tommaso Ricciardelli, Il clan dei Casamonica, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp.
Questa è la storia di un clan di ferro, che inizia dal viaggio intrapreso da una coppia di sinti d’ Abruzzo alla volta della Città Eterna, prosegue con la conquista di interi quartieri grazie ai legami con la banda della Magliana e con la ‘ndrangheta e trova il suo sbocco finale nella controffensiva dello Stato, sancita dal maxiprocesso ai danni degli “zingaracci”, riconosciuti ufficialmente come mafiosi. E’ la storia della famiglia Casamonica.
Collocazione Biblioteca: MAF. 07. 10

Andrea Giambartolomei, Il re di Denaro, in lavialibera, 16 gennaio 2023 – on line, pp. 1-5
Matteo Messina Denaro, l’ultimo grande boss latitante di Cosa nostra, è stato arrestato all’alba del 16 gennaio 2023 dai carabinieri alla clinica privata Maddalena, nel centro di Palermo. Su di lui gravano diverse condanne per associazione mafiosa e diversi omicidi. Inoltre Messina Denaro è tuttora sotto processo perché accusato accusato di essere il mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Per trent’anni è stato tra gli uomini più ricercati al mondo. Latitante dal 1993, ha potuto contare su una fitta rete di protezione, dalla Sicilia al Nord Italia. All’interno dell’articolo si trova un’infografica sui beni sequestrati e confiscati a persone a vario titolo riconducibili al boss, aggiornato ai dati disponibili a luglio 2020. Sul sito della rivista si trova inoltre un editoriale datato 16 gennaio 2023 dal titolo: “Arrestato Matteo Messina Denaro, Ciotti: “Notizia di cui essere felici, ma le mafie non sono soltanto i loro capi””. Sul tema si veda inoltre il libro di Ettore Mazzotti, Messina Denaro, Provenzano e i grandi latitanti, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 157 pp. (coll. Bibl.: MAF.07-19) e l’articolo di Gian Carlo Caselli, Un successo ma la lotta alla mafia continua. La cattura di Messina Denaro, in Rocca, a. 82, n. 3 (feb. 2023), pp. 18-19

024219252Carla Cucco, Il Vizio del gioco: betting e gambling nella rete delle organizzazioni mafiose, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2023, 95 pp.
La ricerca descritta nel testo è articolata in quattro capitoli: 1) Mafia e giochi s.r.l.: una panoramica criminologica; 2) La disciplina normativa del gioco d’azzardo e delle scommesse e le ricadute criminali; 3) Il Tribunale di Palermo, tra indagini e merito; 4) Mafia-betting e Mafia-gambling de iure condendo. Per ciascuna delle quattro macro-aree è stato adottato un metodo di lavoro di stampo sia compilativo che sperimentale.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.520

Nino Fasullo … [et al.], Il motivo che tiene in vita Cosa nostra, in Segno, a. 48, n. 435 (mag. 2022), pp. 3-73
Questo fascicolo della rivista è dedicato quasi interamente alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, assassinati trent’anni fa a Palermo insieme alle scorte. I vari contributi intendono cercare risposte alla domanda “Perchè della mafia non si viene mai a capo?”. La riflessione, il dibattito, il confronto potrebbero aiutare a uscire, insieme, da una storia sempre più intricata e priva di moralità.

Elio Sanfilippo, Il grande abbaglio. Peppino Impastato e il PCI, Navarra, Palermo, 2022, 72 pp.
Per la prima volta un saggio analizza il rapporto tra il PCI e Peppino Impastato, grazie alla diretta testimonianza e all’analisi dell’autore, Elio Sanfilippo, dirigente del Partito e presente nei momenti cruciali di questa vicenda. Il rapporto tra Impastato e il PCI fu caratterizzato da aspre polemiche e dure contrapposizioni, che culminarono nel “grande abbaglio” del PCI che non denunciò, subito e apertamente, la matrice mafiosa dell’omicidio. Elio Sanfilippo descrive il travaglio interno che il gruppo dirigente visse alla notizia della morte di Peppino e le ragioni dell’iniziale posizione di ambiguità, dovute in parte alla coincidenza con il delitto Moro ad opera delle Brigate Rosse. Fino al momento della “svolta”, alla quale seguì un fermo impegno per rivelare la verità sull’omicidio e ricucire lo strappo provocato nel movimento antimafia.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.605

71PVeN768nL._AC_UF1000,1000_QL80_Enzo Ciconte, L’assedio. Storia della criminalità a Roma da Porta Pia a Mafia Capitale, Carocci, Roma, 2021, 280 pp.
L’autore, docente di Storia delle mafie italiane e già consulente della Commissione parlamentare antimafia, esplora le diverse facce della criminalità e il groviglio di interessi presenti nella città di Roma a partire dall’inclusione nel Regno d’Italia. Secondo l’autore, solo a Roma convivono tante forme eterogenee di malavita, dalla violenza di strada alla criminalità locale evoluta in organizzazione mafiosa, o che agisce con modalità mafiose, alle mafie storiche come cosa nostra, camorra e, soprattutto, ‘ndrangheta. Sotto attacco continuo, la città non è stata mai definitivamente espugnata da un solo potere criminale. Per la prima volta, questo libro fa luce sul groviglio di interessi e sull’anima oscura della città, lì dove traggono forza i poteri che per conquistarla si sono di volta in volta alternati, combattuti e alleati.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.593

Marco Mastroianni, Chiesa e mafie. Quale condanna?, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2021, 276 pp.
Il libro affronta il tema del rapporto tra la Chiesa ed il fenomeno della criminalità organizzata. Esso viene sviscerato partendo dall’analisi dei pronunciamenti offerti dai Pontefici e dai Vescovi sulla piaga delle mafie, evidenziando come, seppur a tratti in modo faticoso, la denuncia ecclesiale si sia gradualmente affermata fino ad essere ai giorni nostri incontrovertibile, con l’attestazione della totale incompatibilità tra l’appartenenza cristiana e quella mafiosa. Da tale constatazione, con particolare riferimento alla “scomunica” di Papa Francesco in Calabria del 2014, si cerca di appurare quali concreti provvedimenti tale denuncia abbia generato, per rilevare l’assenza di una vera norma penale canonica che colpisca i fedeli mafiosi. Si prospetta perciò il percorso da seguire per giungere ad un possibile intervento normativo canonico, cosa potrebbe motivarlo a partire dalla grave condotta morale degli aderenti alle mafie e quale ne sarebbe la finalità. Si veda anche l’articolo di Piero Melati, Non è lecito convivere con la mafia, in Segno, a. 47, n. 428-429 (ago.-set. 2021), pp. 12-20
Collocazione Biblioteca: MAF.01.494

Fedele Salvatore, Giovanni Zoppoli, Scampia, il vento del cambiamento, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 1 (gen. 2022), pp. 58-63
Dall’essere “supermercato della droga” sotto lo stretto controllo della camorra, il quartiere di Scampia alla periferia di Napoli ha cambiato volto, esprimendo una grande vitalità associativa e riappropriandosi di un territorio abbandonato a se stesso. Nell’intervista a Fedele Salvatore (Cooperativa sociale Irene) e a Giovanni Zoppoli (Associazione Mammut) si racconta il cambio di passo avvenuto, il ruolo dei vari soggetti coinvolti, dalle istituzioni pubbliche alla società civile.

COSA-LORO-COSA-NOSTRA-def_be60a8041a791783c5d48c954142a1b8Andrea Di Nicola, Giampaolo Musumeci, Cosa loro, Cosa nostra. Come le mafie straniere sono diventate un pezzo d’Italia, Utet, Milano, 2021, 233 pp.
Le triadi cinesi riciclano denaro in tutta Europa (ma in epoca di Covid-19 si danno al cybercrime); i clan ucraini gestiscono il contrabbando di sigarette; i cult nigeriani amministrano il racket della prostituzione e controllano le piazze di spaccio a colpi di machete; i dealers marocchini trasportano l’hashish da Tangeri a Genova; le gang di latinos trasformano i parchi di quartiere in zone di guerriglia. A poco a poco, le mafie d’importazione hanno guadagnato un loro spazio rispetto alle organizzazioni mafiose “tradizionali”, stravolgendo l’universo del crimine così come si conosceva, dove si alternavano cosche strutturate e piccolo malaffare. Nonostante le origini multiculturali, le nuove mafie si rifanno al modello della grande criminalità organizzata Made in Italy (Cosa nostra, camorra, ’ndrangheta) con cui a volte guerreggiano ma spesso collaborano, prendendone a prestito i codici e le regole. Il criminologo Andrea Di Nicola e il giornalista d’inchiesta Giampaolo Musumeci intrecciano atti processuali, fatti di cronaca e testimonianze dirette per ricostruire le dinamiche segrete e i riti di affiliazione di queste organizzazioni criminali.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.598

Antonio Laronga, La quarta mafia. La criminalità organizzata foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte, PaperFIRST, Roma, 2021, 280 pp.
La “quarta mafia” è la definizione mediatica delle mafie foggiane, una criminalità emergente che coniuga arcaicità e modernità, localismo e globalizzazione. La “Società” foggiana, la mafia garganica e la mafia cerignolana sono raccontate attraverso quarant’anni di vicende criminali tratte da fonti giudiziarie e da documenti investigativi. Nel tempo, la “quarta mafia” ha saputo fare il salto di qualità, trasformarsi in una mafia moderna, in grado di permeare l’economia e la vita pubblica delle comunità assoggettate. Negli ultimi anni, lo scioglimento per mafia di alcuni comuni e l’improvviso aumento della violenza omicida, hanno lasciato intravedere ad un pubblico più ampio alcuni frammenti di un disastro civile. Questo libro contribuisce a disvelare l’origine, l’evoluzione e gli assetti attuali di un fenomeno criminale complesso e pericoloso, assurto ormai a problema nazionale. L’autore è Procuratore aggiunto di Foggia. Sul tema si veda anche l’articolo di Piero Ferrante [et al.], Foggia microcosmo mafioso, in lavialibera, n. 10 (2021), pp. 20-48
Collocazione Biblioteca: MAF.04.590

Giovanni Mancinon, Molise criminale. Quello che gli italiani non sanno su un crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2021, 189 pp.
L’autore, giornalista impegnato nell’informazione su tematiche ambientali e sociali, conduce il lettore nel Molise, specchio dell’Italia intera e anche del mondo, presentato a volte come vittima, a volte come responsabile di eventi delittuosi e mafiosi. Attraverso le storie raccontate nel libro, vengono toccati diversi temi, come l’uso del territorio per ospitare criminali e mafiosi, il coraggio di alcuni esponenti delle forze dell’ordine, il terrorismo, i femminicidi.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.597

Marco Vigna, Brigantaggio italiano. Considerazioni e studi nell’Italia unita, Interlinea, 2020, 559 pp.
Attraverso l’analisi delle fonti, lo studio permette di fare il punto sul problema del brigantaggio nell’Italia postunitaria. Rivelando la complessità di questo fenomeno e smontandone la percezione odierna, il libro offre uno sguardo originale anche sul problema attuale e irrisolto delle mafie.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.416

Aspetti pedagogici, psicologici e sociologici

cinemaGabriele Costa, Gian Mauro Costa, La mafia al cinema, RCS Mediagroup, Milano, 2024, 159 pp.
«Arriva la mafia!»: con questo grido Cosa Nostra, alla vista di alcuni uomini armati a cavallo, irrompe nel film di Pietro Germi In nome della legge e nel cinema italiano: È il 1949. Da quel momento saranno centinaia le pellicole e poi i prodotti televisivi a raccontare e a rappresentare la mafia. Con risultati artistici e stilistici ben differenti: dai capolavori ai gangster movie dominati dalla violenza, dalle celebrazioni più o meno retoriche, alle letture comiche intelligenti o volgari. Una lunga storia con vette luminose e anfratti in chiaroscuro che ha suscitato censure, contrasti, polemiche politi- che, scelte coraggiose, cambiamenti culturali, record di botteghino e audience. Ma che comunque ha emozionato, coinvolto il pubblico e segnato profondamente la storia del cinema e della televisione. E della stessa mafia.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.57

Girolamo Lo Verso e Laura Di Rienzo, Psicologia mafiosa, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
Il volume esplora, tramite il racconto di oltre due decenni di ricerche sul campo, il legame, recente, tra la mafia e la psicologia, partendo da una descrizione approfondita delle pratiche “educative” con cui i mafiosi vengono formati, e le peculiarità dei mondi famigliari in cui essi nascono. Si esplorano così le caratteristiche dell’identità mafiosa, facendo anche riferimento alle esperienze di psicoterapia.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.44

Sabrina Garofalo, Donne, violenza e ‘ndrangheta. Metodi, storie e politiche, Novalogos, Aprilia (RM), 2023, 109 pp.
La ‘ndrangheta, intesa come specifica organizzazione di potere, si traduce in forme quotidiane di dominio che lega i territori e i corpi. Partendo dalla violazione dei diritti e delle libertà delle donne, emerge un quadro a tinte variegate, in cui la comunanza delle esperienze non implica la negazione della soggettività. Il testo vuole contribuire al dibattito attuale su donne e ‘ndrangheta, proponendo prospettive altre che indeboliscano “l’imperativo della scelta” per proporre modelli e politiche di sottrazione e rifrazione. Ciò che emerge dalle storie è che le donne sopravvissute alla violenza mafiosa necessitano di percorsi il cui baricentro sia il diritto all’autodeterminazione. L’autrice è ricercatrice, impegnata negli studi di genere e nelle politiche di prevenzione e contrasto alle mafie.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.620

downloadA cura di Ombretta Ingrascì e Monica Massari, Come si studiano le mafie? La ricerca qualitativa, le fonti, i percorsi, Donzelli, Roma, 2022, 205 pp.
La criminalità organizzata, soprattutto di tipo mafioso, è un oggetto di analisi che impone ai ricercatori uno sguardo critico. Le autrici si interrogano su come si possa studiare un fenomeno che non si presta a essere osservato direttamente, che risulta sovraccarico di immagini di senso comune e che risente di rappresentazioni sociali diffuse, profondamente legate alla prospettiva istituzionale. A partire dalla ricerca di studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari – dalla sociologia al diritto, dall’antropologia alla storia, dalla geografia alla criminologia – questo volume si pone come strumento utile per coloro che non solo vogliono interrogarsi su tecniche di ricerca, fonti e approcci disciplinari, ma sono anche interessati ad approfondire e affinare la consapevolezza delle implicazioni etiche e politiche delle proprie scelte e farsi carico degli esiti che i processi di conoscenza sono in grado di innescare, sia sul piano delle rappresentazioni del fenomeno che su quello delle decisioni pubbliche.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.502

G. M. Patrizia Surace, Biografie difficili. Famiglie e mafie tra conciliazione e rieducazione, Progedit, Bari, 2022, 144 pp.
La lettura multidisciplinare del fenomeno mafioso si concentra, in prevalenza, sull’intervento educativo a favore di quei bambini e ragazzi che si trovano, sin dalla tenera età, a stretto contatto, per ragioni familiari o ambientali, con i contesti di criminalità organizzata. L’obiettivo, in coerenza con l’esperienza maturata dall’autrice presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, è quello di tutelare la loro crescita. La specificità pedagogica di questo percorso offre ai minorenni coinvolti la possibilità di relazionarsi con il proprio mondo interiore e con gli altri a partire dalle occasioni educative proposte. Le biografie narrate descrivono l’annientamento delle loro potenzialità esistenziali secondo un sistema di “devianze apprese” nel quale la “normalità” di vita è l’esito di un investimento pedagogico deviato.
Collocazione Biblioteca:   MAF.01.504

A cura di Antonio Vesco, Elena Ciccarello, Una questione politica. Il sapere sulla mafia in Italia, in Studi sulla questione criminale, a. 16, n. 2 (2021), pp. 7-107
Il numero monografico della rivista apre una riflessione sul rapporto tra stereotipi e le pratiche quotidiane che riguardano le mafie, cioè sul gioco di rimandi tra le rappresentazioni delle mafie veicolate dai mezzi di comunicazione e la vita quotidiana degli appartenenti all’universo mafioso o di coloro che, a vario titolo, vi si confrontano. I contributi proposti sono i seguenti: “La forza del diritto: attori, retoriche e campi sociali nella battaglia simbolica per la definizione del fenomeno mafioso” di Alessandra Dino; “La mafia come problema pubblico. Il ruolo del potere giudiziario nella scoperta delle “mafie di Ostia” ” di Elena Ciccarello; “Fra distanziamento e affermazione. Pratiche narrative di donne di mafia detenute” di Martina Paranza; “Meglio un pollaio domani che una gallina oggi. Le polizie speciali nella lotta al terrorismo e alla mafia: uomini, prassi e metodi” di Gabriele Licciardi.

476-99Z_Book Manuscript-2302-1-10-20200221.pdfA cura di Antonia Cava, Il gioco del killer. Culture mafiose e minori, Franco Angeli, Milano, 2020, 141 pp.
Questo volume raccoglie i contributi di studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, accomunati dall’aver preso parte al Master “Esperto in intervento sociale minori e mafie”. I saggi proposti analizzano le culture mafiose e la devianza minorile generando un serrato confronto tra differenti prospettive teoriche e di ricerca. Una riflessione interdisciplinare che non solo interpreta il tema dei “figli di mafia”, ma esplora anche strategie che possano offrire un’alternativa sociale, culturale e affettiva.
Collocazione Biblioteca: P0041

Francesca Dalrì … [et al.], Nessuna parità oltre la finzione, in lavialibera, n. 7 (2021), 20-46
Il dossier raccoglie diversi contributi sul tema della parità di genere, dal tema delle disuguaglianze economiche, al disagio che devono affrontare le persone transessuali, alla violenza di genere e ai femminicidi, all’uso del corpo delle donne anche nelle proteste politiche, alle donne di mafia, all’attivismo ecologico femminile. Si segnala in particolare l’intervista di Marika De Maria ad Alessandra Dino, ordinario di Sociologia della devianza all’Università di Palermo, Alessandra Dino: “Le donne di mafia non sono un universo a parte”.

Le scienze sociali e il fenomeno mafioso. Mezzo secolo di strada (in salita), in Sicurezza e scienze sociali, a. 8, n. 3 (set.-dic. 2020), pp. 95-111
Attraverso una prospettiva autobiografica, l’autore racconta cinquant’anni di storia degli studi del fenomeno mafioso e della criminalità organizzata all’interno delle scienze sociali. Ricostruisce pregiudizi culturali, spinte al cambiamento, diffidenze e successi riguardanti questo campo di ricerca, giungendo fino al contesto europeo odierno, dove lo studio della criminalità organizzata non è considerato sufficientemente importante.

71X8z4aZtHL._AC_UF1000,1000_QL80_Liliana Madeo, Donne di mafia. Vittime. Complici. Protagoniste, Miraggi, Torino, 2020, 261 pp.
Il libro racconta il tumulto all’interno di Cosa Nostra che le donne hanno provocato o subìto, muovendosi fra silenzi, esplosioni di dolore e di ira, propositi buoni o insensati, ripensamenti e vendette. Donne che hanno incoraggiato i loro uomini a uscire dal circuito mafioso in cui sono cresciuti: li aiutano, gli dischiudono le potenzialità di una vita nuova, libera; sono al loro fianco nei rifugi all’estero o in Italia, sotto un altro nome, in luoghi continuamente diversi che il loro stato di collaboratori di giustizia gli garantisce. E donne che non condividono un percorso simile, si schierano clamorosamente contro i mariti o si chiudono in casa per godere almeno della rete di solidarietà della cosca. Le più giovani diverse da quelle anziane. Quelle che si pentono. Quelle che piantano il marito. Quelle che si suicidano. Quelle che tutto vedono e sanno ma non parlano né vengono consultate dai loro uomini, e quelle che – come ha detto Giovanni Falcone – «decise e sicure di sé, sono entrate in rotta di collisione con il mondo chiuso, oscuro, tragico, ripiegato su se stesso e sempre sul chi vive di Cosa Nostra» si raccontano e si alternano in questo libro.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.591

A cura di Giovanna Torre, L’insonnia della civetta. Dialoghi sulle mafie nella letteratura, Santa Caterina, Pavia, 2020, 141 pp.
Testo che indaga sulle mafie, risultato da incontri tenuti presso il Collegio Santa Caterina da Siena di Pavia, da ottobre a dicembre 2019. Analizza testi di G. Carofiglio, D. Chirico, E. Ciconte, G. Creazzo, D. De Silva, G. Di Feo, F. Feo, G. Pignatone, M. Prestipino, G. Savatteri, G. Tizian, A. Vannucci che raccontano nei loro romanzi i diversi territori italiani e sono qui in dialogo con giornalisti, storici, professori e procuratori per illuminare la nostra attualità investita di mafia e corruzione.
Collocazione Biblioteca: MAF.05.105

Roberto Di Bella, Monica Zappelli, Liberi di scegliere. La battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi della ‘ndrangheta, Rizzoli, Milano, 2020, 251 pp.
Violenza, onore, omertà sono i codici della ‘ndrangheta. All’interno delle famiglie rispettarli è un dovere che non si discute. Le madri crescono i figli per consegnarli a un mondo fondato su questi valori e i figli sanno che un giorno dovranno fare il mestiere dei padri. Roberto Di Bella, giudice minorile a Reggio Calabria, in venticinque anni ha processato prima i padri, poi i loro figli. Sempre per gli stessi reati. Ha visto ragazzi procedere inesorabilmente verso una vita adulta fatta di violenza e carcere duro. E ha capito che occorreva dare a questi ragazzi una possibilità. L’unico modo per farlo è stato allontanarli dalla Calabria, dalla ragnatela di ricatti, pressioni, allusioni che il loro nucleo familiare avrebbe messo in atto. Un percorso non sempre semplice, anzi, spesso faticoso e doloroso, ma che ha restituito a molti ragazzi la possibilità concreta di una vita diversa da quella segnata dal carcere e dalla violenza dei loro padri. Roberto Di Bella in queste pagine ci racconta come è maturata in lui questa scelta, le reazioni dei ragazzi, la collaborazione, inaspettata, di molte madri. Un’esperienza vissuta giorno dopo giorno che nel tempo ha dato vita a un protocollo oggi adottato anche in realtà diverse dalla Calabria.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.385

Mauro Croce, Raffaele Bianchetti, Sara Sbaragli, Gioco d’azzardo e criminalità. Riflessioni introduttive e alcuni spunti di ricerca, in ALEA Bulletin, a. 8, n. 2 (2020) – on line, pp. 8-15
L’articolo propone una sintesi delle varie correlazioni tra gioco d’azzardo e criminalità, dalla permeabilità tra persone dipendenti dal gioco e il mondo della criminalità, sia nel passaggio dal gioco a commettere crimini che viceversa, all’uso del gioco d’azzardo da parte della criminalità organizzata per il riciclaggio di denaro ma anche per trovare “manovalanza” e prestanome approfittando di persona indebitate, e infine della possibilità che il gambling legale e illegale, al posto di controbilanciarsi, contribuiscano invece all’espandersi dei problemi correlati.

Gli intrecci tra mafia, economia e politica

97a1d81067Pierpaolo Romani, Mafia e politica locale, RCS Mediagroup, Milano, 2024, 151 pp.
La mafia è una particolare forma di criminalità organizzata che si distingue da altri fenomeni malavitosi per il suo rapporto con la po- litica, finalizzato a ottenere potere, ricchezza e impunità. Dall’Ottocento a oggi il rapporto tra mafiosi e politici si è modificato: non è più esibito ma negato; se un tempo erano i mafiosi a cercare i politici, da qualche decennio la situazione si è capovolta. Vi sono, tuttavia, ieri come oggi, sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali nonché parlamentari che operano con competenza e trasparenza, avendo la Costituzione come faro. Se non può esistere mafia senza rapporti con la politica, può e deve esistere una politica senza rapporti con la mafia. Pierpaolo Romani, è editorialista e coordinatore nazionale dell’associazione Avviso Pubblico che riunisce gli amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica.    Della stessa collana si veda anche il volume di Elisa Ghidini, Pio La Torre. La politica come servizio, RCS Mediagroup, Milano, 2024, 155 pp. (Coll. Bibl. : MAF.07.56)
Collocazione Biblioteca: MAF.07.54        

Marco Antonelli, Francesca Rispoli, Peppe Ruggiero, Diario di bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani, Libera Associazioni, Roma, 2023, 40 pp.
Gli scali marittimi rappresentano per i gruppi criminali un’opportunità per incrementare i propri profitti e per rafforzare collusioni. I business creati dai traffici e gli investimenti necessari per mantenere le infrastrutture operative rappresentano, infatti, possibili campi di espansione degli interessi criminali. Il documento, all’interno del quale sono stati elaborati i dati provenienti dalla rassegna stampa Assoporti, dalle relazioni della Commissione Parlamentare Antimafia, della DIA, della DNAA, dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanzia, rappresenta la prima ricerca sul tema a livello nazionale e ha come obiettivo quello di realizzare una fotografia delle modalità e degli andamenti con cui i fenomeni criminali si manifestano in ambito portuale, con una particolare attenzione al caso italiano e al ruolo delle organizzazione mafiose.

Avviso Pubblico ; a cura di Claudio Forleo, Giulia Migneco, Pierpaolo Romani, Amministratori sotto tiro. Rapporto 2022, Avviso Pubblico, Roma, 2023, 76 pp.
Avviso Pubblico dal 2010 redige annualmente un Rapporto, in cui vengono elencate le minacce e le intimidazioni mafiose e criminali nei confronti degli amministratori locali e di persone che operano all’interno della Pubblica Amministrazione in tutta Italia. Anche nel 2022 centinaia di amministratori locali in Italia hanno subito minacce, aggressioni e intimidazioni. Sebbene il trend dell’ultimo triennio descriva un fenomeno in diminuzione in termini numerici, ricoprire il ruolo di sindaco o di consigliere comunale era, e resta, un impegno particolarmente difficile e complesso, persino pericoloso in determinati contesti territoriali. La fotografia del Paese che viene scattata dal Rapporto “Amministratori sotto tiro” del 2022 delinea infatti un Paese con profonde differenze: un Mezzogiorno a tradizionale presenza mafiosa in cui la criminalità organizzata utilizza metodi molto violenti per intimidire e un Centro-Nord in cui il fenomeno assume manifestazioni meno violente ma non meno insidiose. Emerge inoltre che oltre alle strategie di repressione e alle sanzioni previste, è necessario operare sul versante della prevenzione, stimolando una cultura del rispetto delle persone, a partire dalle scuole. Per quanto riguarda l’Europa il report sottolinea l’accentuazione del fenomeno in presenza di guerra e come intimidazioni e violenze in Europa coinvolgano anche i giornalisti.

Tommaso Ricciardelli e Giuseppe Rotundo, I boss di Latina, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Per anni considerati come un fenomeno criminale di bassa lega, i clan pontini sono oggi una realtà consolidata e radicata sul territorio. Dopo lunghe e numerose inchieste delle procure di Latina e Roma, si è arrivati attualmente a riconoscere, nella seconda città del Lazio, la presenza di sodalizi criminali a cui è stata riconosciuta recentemente l’aggravante del metodo mafioso. Le inchieste giudiziarie mostrano come, a causa della cecità di molti e della tolleranza dell’illegalità, si sia sviluppato e consolidato un fenomeno criminale nuovo e peculiare, la cui storia recente è ancora tutta da scrivere.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.42

23E0417p01C_9788849877984_APR_Omizzolo_piatto-1024x1536 A cura di Marco Omizzolo, Sfruttamento e caporalato in Italia. Il Ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2023, 137 pp.
Questo libro, curato dal sociologo Marco Omizzolo e promosso da Avviso Pubblico, ci parla dei circa 230.000 lavoratori e lavoratrici particolarmente vulnerabili e, quindi, soggetti a fenomeni di sfruttamento e caporalato, compreso il lavoro forzato, in Italia. È un dato che riguarda il solo settore agricolo, ratificato dal V Rapporto Agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto/FLAI-CGIL. Oltre allo sfruttamento lavorativo, al padronato e al caporalato nel settore agroalimentare, emergono profonde criticità dei rapporti di lavoro dovuti a contratti ingannevoli, a volte strumentalmente redatti per raggirare lavoratori, italiani e stranieri, impiegati in numerosi ambiti produttivi: Gig economy, logistica, edilizia, commercio al minuto e al dettaglio, pesca, facchinaggio. È un sistema criminale organizzato che mina i diritti fondamentali delle persone fissati dalla Costituzione italiana, propedeutico anche al radicamento delle mafie. I numeri rappresentano storie di donne, uomini, minori che devono richiamare l’attenzione della collettività e l’impegno radicale delle istituzioni. Questo libro vuole sviluppare una qualificata riflessione sulle possibilità di prevenzione e contrasto previste dalla legge 199/2016. La particolare prospettiva di Avviso Pubblico è al centro di ognuno dei sette saggi che compongono il testo: quanto hanno fatto, fanno e possono fare gli enti locali. Tre esperienze pratiche sono raccontate dai diretti protagonisti come buone prassi a cui far riferimento. Chiude una parentesi narrativa che richiama gli scritti del giornalista Alessandro Leogrande e la storia da non dimenticare di Jerry Masslo. Prefazione di Gian Carlo Caselli.
Collocazione Biblioteca: 20503

Paolo Vannini, Mafia e sport, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
Fra i mille ambiti in cui la mafia dipana i suoi tentacoli, lo sport è uno dei più ricercati. Muove capitali impressionanti e allo stesso tempo conquista le folle. Ma lo sport possiede anche un suo linguaggio e un potere intrinseco che, se ben direzionato, può diventare un clamoroso riparo dalla mentalità mafiosa. Coi riflettori puntati essenzialmente su Palermo, il testo riporta una raccolta di storie che spaziano dal calcio alla boxe, includono omicidi efferati e maligni condizionamenti, ma arrivano al riscatto di chi, attraverso le regole dello sport, dimostra che dire no alla violenza è possibile.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.38

Rocco Sciarrone, Federico Esposito, Lorenzo Picarella, Il gioco d’azzardo, lo Stato, le mafie, Donzelli, Roma, 2023, 215 pp.
Costruito a partire dai risultati di una vasta ricerca empirica, questo libro approfondisce i processi di regolazione del mercato dei giochi d’azzardo, analizzando in particolare il ruolo esercitato dalle mafie. L’indagine è basata su una duplice prospettiva: una orientata a capire come funziona concretamente il settore, ricostruendo le filiere di mercato e gli interessi economici in campo; l’altra focalizzata sulle strategie dei gruppi mafiosi, con riferimento sia al gioco su rete fisica sia al gioco online, in grande espansione negli ultimi anni. Rifuggendo da una prospettiva “mafiocentrica”, incentrata cioè esclusivamente sull’attore criminale, lo studio mette in evidenza la porosità della dicotomia legale-illegale che sembra contraddistinguere il mercato dell’azzardo, contribuendo a una più precisa conoscenza del rapporto tra gioco e fenomeni mafiosi per offrire proposte di policy per il dibattito pubblico in corso.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.517

Luigi Achilli, Il business dell’immigrazione, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Il testo presenta il mondo del business dell’immigrazione. Attraverso interviste esclusive, analisi dettagliate ed esperienze vissute in prima persona, l’autore vuole svelare le dinamiche nascoste, gli interessi economici e le reti criminali che alimentano questo settore. Vuole inoltre invitare il lettore a riflettere criticamente sulle responsabilità individuali e collettive in un mondo globalizzato per comprendere appieno le implicazioni di uno dei fenomeni più complessi e urgenti del nostro tempo.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.32

downloadMarco Omizzolo … [et al.], La Festa continua. Illegalità nel basso Lazio, in lavialibera, n. 20 (mar.- apr. 2023), pp. 22-46
Nel basso Lazio convivono e fanno affari camorra, ‘ndrangheta e mafia, capaci di tessere relazioni con la politica, economia e società. Il denaro sporco è riciclato nell’edilizia, nel circuito agroalimentare, nella ristorazione e nelle sale da gioco. Nel sud Pontino i rapporti tra personaggi vicini alla camorra e politici sono frequenti e documentati: quasi non fanno più notizia. Il territorio convive ormai da anni con un potere che ha origini criminali. I patrimoni sottratti ai clan ci sono ma non vengono utilizzati; poche le testimonianze contro in un alveo di episodi oscuri dove si convive con le mafie in un intreccio di legami mai chiariti.

Dario Fiorentino, L’impresa mafiosa, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 154 pp.
La dimensione economica e imprenditoriale del fenomeno mafioso è rimasta a lungo nell’ombra, occultata da stereotipi e distorsioni interpretative che hanno veicolato un’immagine della mafia cosiddetta tradizionale. Al contrario, la mafia è sempre stata votata ad accumulare ricchezza per esercitare tramite questa il proprio potere. La mafia-impresa si è poi evoluta nel tempo, adattandosi ai cambiamenti di ogni epoca che ha attraversato, traendo vantaggio dalle trasformazioni economiche e finanziarie della fine del secolo scorso, utilizzando l’impresa mafiosa per esercitare ancora più efficacemente il suo potere tentacolare nell’ambito della politica, dell’economia e della società civile.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.40

A cura della Regione Lazio [Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la Legalità della Regione Lazio], Mafie nel Lazio. VI e VII rapporto, [Regione Lazio], [Roma], [2022], 218 pp.
Da diversi decenni a Roma operano gruppi di criminalità organizzata, con una varietà di forme di coabitazione che spaziano tra cooperazione e conflitto, strategie egemoniche e accordi per la spartizione di settori e campi di attività. Da una parte le mafie tradizionali, dall’altra i gruppi romani autoctoni. Questi rapporti presentano la situazione nella sua complessità ed in particolare, oltre che a Roma, ad Anzio, Nettuno, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti. I rapporti coprono due anni, il VI rapporto prende in considerazione il periodo che va dal 1° marzo 2020 al 31 maggio 2021, il VII, l’anno successivo.

variA cura di Francesca Rispoli … [et al., La variante “Criminalità”. La Tempesta perfetta 2022, Lavialibera, Torino, 2022, 93 pp.
Il documento è un rapporto sul diffondersi dell’infezione mafiosa all’interno del Paese attraverso dati e analisi delle Forze dell’Ordine e del Ministero dell’Interno, nonché studi e rapporti sul riciclaggio dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (Uif). Sono stati elaborati i dati relativi ad alcuni reati spia, mettendo a confronto il biennio pre-pandemico 2018/19 con il biennio 2020/21 caratterizzato dall’emergenza pandemica. È stata elaborata per ogni regione la variazione percentuale tra i due bienni per i singoli reati. Si rileva un boom di incremento dei delitti informatici durante il biennio della pandemia, un aumento dei sequestri di droga e i settori economici coinvolti dall’infiltrazione mafiosa comprendono la sanità, la ristorazione, l’agroalimentare. Ne emerge che quello che viene definito come “il contagio della variante criminale” è arrivato ai massimi livelli storici approfittando dello stallo politico, economico e sociale determinato dalla pandemia.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.513

Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, Complici e colpevoli. Come il Nord ha aperto le porte alla ‘ndrangheta, Mondadori, Milano, 2021, 160 pp.
Il libro parla del fenomeno dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nel Nord Italia. Gli autori rigettano la “metafora del contagio”, per cui le mafie infetterebbero i territori sani, spargendosi come un virus. La mafia del giorno d’oggi si spande non con la paura, ma con la forza degli affari, offrendo soluzioni a basso costo a problemi spinosi, pronti a infiltrarsi in ogni spazio lasciato vuoto dallo stato. Non un contagio quindi, quanto un ospite, accolto a braccia aperte da parti del mondo imprenditoriale e politico, disposte a farsi complici per denaro e potere. Con almeno 46 “locali” di ‘ndrangheta scoperte nel Nord Italia, oltre 169.000 imprese riconducibili alla criminalità organizzata e un numero crescente di Comuni sciolti per infiltrazioni, ormai è impossibile negare l’evidenza che le mafie non sono più un problema solo del Sud Italia. Collocazione Biblioteca: MAF.04.610

Rosario Sardella, Il dossier mafia-appalti, in Siciliani, a. 16, n. 136 (dic. 2021) – on line, pp. 30-39
Rileggere oggi i faldoni del dossier “Mafia-Appalti” finito, al termine dell’inchiesta dei carabinieri del ROS, nelle mani dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ci fa conoscere qualcosa del livello più alto raggiunto da Cosa nostra, solleva interrogativi, ma ci fa guardare anche da una prospettiva diversa l’epoca delle stragi. Si veda anche, dello stesso autore, l’articolo La trattativa: ci fu ma non è reato, in Siciliani, a. 16, n. 135 (ott.-nov. 2021) – on line, pp. 40-49.

cop_ILGIRODEISOLDI_SITODavid Gentili, Ilaria Ramoni, Mario Turla, Il giro dei soldi. Storie di riciclaggio. Da Milano al Delaware: dove finiscono i capitali sporchi di evasori e criminali, Altra Economia, Milano, 2021, 159 pp.
Il riciclaggio, cioè l’impiego in attività economiche lecite dei profitti realizzati tramite condotte delittuose, è un reato universale: tutti i criminali ne hanno infatti bisogno. Il riciclaggio ha effetti devastanti sulla società e sulle attività economiche lecite perché altera il libero mercato, inquina la concorrenza, sottrae risorse allo Stato. Il libro racconta la storia del riciclaggio dagli anni ’70 ad oggi, ne spiega la fattispecie e il rapporto con altri reati, svela il funzionamento dei sistemi offshore, analizza i paradisi fiscali e gli habitat preferiti dai riciclatori, come i locali della movida. Per contrastarli un ruolo centrale lo possono giocare l’Europa e le amministrazioni comunali, controllando gli investimenti e e le gare di appalto. Gli autori sono presidente e collaboratori della Commissione antimafia del Consiglio Comunale di Milano.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.491

Christian Elia, Il sacco edilizio di Tirana, in FQ MillenniuM, a. 5, n. 51 (nov. 2021) – on line, pp. 78-85
A Tirana, capitale albanese, i proventi del traffico di droga e di migranti vengono “lavati” investendo nell’edilizia. Si costruiscono nuovi quartieri provocando l’impennata dei prezzi e la distruzione degli edifici più antichi. Tuttavia la povertà in Albania è ancora molto diffusa e pochi possono permettersi di comprare una casa.

Daniela De Crescenzo, Immobiliare camorra, in lavialibera, n. 10 (2021), pp. 61-63
In Campania è quasi impossibile ottenere un alloggio di edilizia popolare, poiché le assegnazioni sono nelle mani della malavita, che gestisce interi quartieri, oggi approfittando anche del blocco degli sfratti varato in pandemia.

9788865164082_0_536_0_75Claudio Forleo, Giulia Migneco, La pandemia da azzardo. Il gioco ai tempi del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma, Altra Economia, Milano, 2021, 160 pp.
La patologia di disturbo da gioco d’azzardo produce effetti devastanti sulle persone, inoltre il settore legale dell’azzardo è pesantemente infiltrato dalla criminalità organizzata che alimenta un mercato parallelo di gioco clandestino. Lo stato incassa oltre 10 miliardi di euro all’anno, ma le entrate sono inferiori ai costi sociali e sanitari. Con il contributo di esperti, addetti ai lavori, questo libro affronta tutti gli aspetti della “pandemia da azzardo”, offrendo a Stato ed Enti locali indicazioni concrete per attuare riforme ed azioni per prevenire il fenomeno. Si segnalano in particolare il capp. 4: “Il secondo affare dopo la droga. Alle mafie piace l’azzardo” e il cap 10: “L’impatto Covid sugli interessi criminali.”   Il testo si avvale inoltre di una prefazione di Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia.
Collocazione Biblioteca: 18955

A cura di Francesca Rispoli, Il triangolo pericoloso. Mafie, corruzione, pandemia. Indagine nazionale sulla percezione delle mafie e della corruzione durante il COVID-19, lavialibera, Torino, 2021, 127 pp.
Il libro presenta un’indagine sulla percezione delle mafie e della corruzione nel nostro paese, condotta da Demos e Libera durante l’epidemia di Covid-19. Le tabelle di dati sono interpretate e commentate da numerose voci appartenenti al mondo dell’università, del giornalismo, delle istituzioni e del mondo sociale.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.482

Andrea Giambartolomei, Un broker per tutte le organizzazioni, in lavialibera, n. 9 (2021), pp. 49-52
Quattro indagini sulle petrolmafie, condotte dal procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, hanno portato alla luce una rete di organizzazioni attive nel commercio degli idrocarburi, svelando intrecci tra imprenditori, professionisti, prestanome e mafie. Al centro della rete non si trova un boss mafioso, ma un colletto bianco, parente di camorristi.

9788804732563_0_536_0_75Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, Ossigeno illegale. Come le mafie approfitteranno dell’emergenza Covid-19 per radicarsi nel territorio italiano, Mondadori, Milano, 2020, 143 pp.
L’attuale emergenza economico-sanitaria innescata dall’epidemia da Covid-19 rappresenta per le mafie un’occasione. Secondo gli autori le organizzazioni criminali cercheranno di trarne vantaggio, usando la corruzione per infiltrarsi nelle tante increspature dell’economia legale e soprattutto della politica. L’esortazione degli autori, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, è che le mafie andrebbero combattute anche sul piano culturale, sociale ed economico, perché «sono in molti a essere avvezzi alla logica della corruzione, ovvero a quella forma di “ossigeno illegale” che altera le regole del mercato e stravolge i principi della democrazia». Per fermare questo fenomeno, che non riguarda soltanto il nostro Paese ma è ormai di portata globale, è necessario proporre riforme e leggi più incisive, condivise dall’intera Europa.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.478

Gian Carlo Caselli, Guido Lo Forte, Lo Stato illegale. Mafia e politica da Portella della Ginestra a oggi, Laterza, Bari, 2020, 182 pp.
Il testo, i cui autori sono ex magistrati che per anni hanno lavorato alle inchieste e ai processi contro la mafia, ricostruisce la storia delle organizzazioni mafiose negli ultimi settanta anni, dal dopoguerra ad oggi, e soprattutto dei loro rapporti con la politica. Dopo aver analizzato le fasi della battaglia di potere con lo Stato, si sofferma sulla politica interna di Cosa nostra, sul suo ordinamento istituzionale, per arrivare poi a delineare gli scenari più attuali.     
Collocazione Biblioteca: MAF.01.500

Egidio Ceccato, Delitti di mafia, depistaggi di Stato, Castelvecchi, Roma, 2020, 249 pp.
Grazie a un’approfondita ricerca storiografica, testimonianze di pentiti e documenti giudiziari, l’Autore ripercorre alcuni degli eventi più oscuri della Prima Repubblica, mostrando come taluni settori delle istituzioni non abbiano esitato ad avvalersi della criminalità mafiosa o del terrorismo fascista per la difesa di inconfessabili segreti di Stato. Complemento del titolo sul frontespizio: “Gli intrecci tra mafia, estremismo fascista e istituzioni deviate nelle vicende Mattei, De Mauro, Verzotto e Dalla Chiesa”.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.594

Mafia, ambiente, agricoltura,  salute

Layout 1Osservatorio Placido Rizzotto, Flai-Cgil, Agromafie e caporalato. Sesto Rapporto, Futura, Roma, 2023, 327 pp.
Il VI Rapporto Agromafie e caporalato, curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto/Flai Cgil, si pone ancora una volta l’obiettivo di realizzare una fotografia dettagliata dei diversi fenomeni di sfruttamento che riguardano i lavoratori e le lavoratrici della filiera agro-alimentare. Negli ultimi due anni, il contesto generale del settore ha subito stravolgimenti epocali, che ci restituiscono una delle fasi più incerte dal dopoguerra a oggi, evocando dinamiche e scenari fino a non molto tempo fa del tutto imprevedibili. È indubbio che gli effetti della pandemia e, successivamente, della guerra in Ucraina abbiano prodotto, soprattutto tra i lavoratori meno tutelati, ulteriori difficoltà e disagi. Un trend che non può non preoccupare, se si considera il fatto che nelle nostre campagne l’esercito delle persone occupate irregolarmente è in continua crescita, con il relativo aumento dell’esposizione al caporalato e allo sfruttamento. Le analisi e gli approfondimenti contenuti nelle prime due sezioni del volume, oltre a contestualizzare la fase, provano a esaminare le norme di contrasto alle forme di sfruttamento, così come quelle di tutela e assistenza alle vittime. Una lettura fatta di chiaroscuri, in cui emergono purtroppo con maggiore evidenza gli elementi di debolezza rispetto a quelli di forza. La terza sezione rappresenta, come di consueto, la parte più innovativa del Rapporto, con l’attività di inchiesta sociale, centrata quest’anno su quattro casi di studio (in due regioni del Nord e due del Mezzogiorno), effettuata ascoltando – e riportando – la voce e le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Prefazione di Maurizio Landini. Introduzione di Giovanni Mininni.
In arrivo in Biblioteca.

Andrea Carnì, Ecomafia, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Il testo parla del fenomeno delle ecomafie, accennando tutti gli ambiti a cui il termine può essere riferito ma con un focus specifico sul traffico di rifiuti e lo smaltimento di materiali pericolosi. Nello specifico, ampio spazio è dato a una trattazione sul traffico di rifiuti via nave e sulle “navi a perdere”, la pratica di affondare le navi di rifiuti con il loro carico come forma di smaltimento.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.30

Marco Bevilacqua, La mafia vive dove regna la legge del profitto. Conversazione con Luigi Ciotti, in Rocca, a. 82, n. 4 (feb. 2023), pp. 30-34
L’intervista a Luigi Ciotti, a cinquanta anni dalla sua ordinazione sacerdotale, tocca diversi temi da sempre al centro del suo impegno sociale: la mafia e le connivenze nella società civile, il suo trasformarsi in moderna impresa criminale con un preciso ruolo nel sistema economico globale, il crescere delle disuguaglianze sociali, il dramma delle devastazioni ambientali, la guerra in Ucraina, il messaggio cristiano di amore e fratellanza che oggi più che mai deve essere testimoniato con i fatti, con la vita.

9788866273653_0_536_0_75A cura dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, Ecomafia 2022. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, Ambiente, Milano, 2022, 320 pp.
L’edizione 2022 del rapporto Ecomafia, redatto come ogni anno da Legambiente in collaborazione con le forze dell’ordine, racconta e mette in chiaro le ultime storie di delinquenza ambientale. I settori in cui si impongono gli ecocriminali sono molti. Primo fra tutti quello dei rifiuti, con la gestione invisibile di enormi quantità di sostanze tossiche, subito seguito da quello del cemento illegale, con edifici e quartieri costruiti abusivamente a discapito del paesaggio e degli ecosistemi. Così, mentre il Paese tenta di accelerare sulla transizione ecologica, le organizzazioni ecomafiose intralciano lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, colgono ogni nuova occasione per speculare e continuano, parallelamente, a fare affari nell’agroalimentare e nella tratta degli animali.     Tra i focus si segnalano: “Ecomafia senza confini” a cura dell’Ufficio antifrode dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli.
In arrivo in Biblioteca.

Alberto Perduca, Caporalato: dieci tesi per combatterlo, in Rocca, a. 81, n.14 (lug. 2022), pp. 22-23
Il caporalato trova occasione di sviluppo nella lunga stagione in cui i salari vengono sacrificati per ottenere prezzi sempre più competitivi per merci e servizi. Il problema del reclutamento temporaneo utile ad alcuni tipi di impresa trova occasione perfetta in questo tipo di reclutamento della forza lavoro. Oggi non è interessata solo l’agricoltura ma anche l’edilizia, l’editoria, la logistica e la ristorazione. Per questo le opportunità offerte dal “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo” e il PNRR costituiscono occasione da non mancare.

Francesca Dalrì, Francesco Donnici, Calabria, la centrale dei misteri, in lavialibera, n. 11 (2021), pp. 58-62
L’articolo indaga sulla centrale a biomasse del Mercure, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, che è da 40 anni al centro di controversie tra chi vuole rilanciarla e chi ne chiede l’immediata chiusura. Sulla sua attività gravano infatti molti punti oscuri: dagli interessi criminali per il settore, alle accuse di scarsa trasparenza nel monitoraggio dell’inquinamento ambientale, fino ai possibili nessi con gli incendi dolosi nei boschi calabresi.

9788866273271_0_536_0_75A cura di Giorgio Zampetti, Angelo Gentili, Agroecologia circolare. Dal campo alla tavola. Coltivare biodiversità e innovazione, Ambiente, Milano, 2021, 391 pp.
Da principale responsabile di molti dei più gravi squilibri ambientali del pianeta, l’agricoltura può trasformarsi in un prezioso alleato per combattere il cambiamento climatico e creare un’economia rispettosa dell’equilibrio naturale. Lo dimostrano realtà diffuse e ben radicate sul territorio italiano, custodi della tradizione ma anche capaci di rinnovarsi per affrontare con coraggio le sfide future. Attraverso i contributi di docenti universitari, professionisti del settore e le testimonianze di 30 tra le aziende italiane più innovative, il testo analizza gli aspetti fondamentali di un settore agroalimentare rispettoso dell’ambiente e capace di produrre cibo sano ed equo. Inoltre, attraverso la valorizzazione degli scarti, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, lo sviluppo delle rinnovabili e di nuove tecnologie, riesce a favorire la resilienza delle comunità e a trasferire l’amore per la terra alle nuove generazioni. Si segnala in particolare il capp. 7: L’etica e i valori: combattere l’agromafia e il caporalato per un cibo giusto.
ollocazione Biblioteca: 19039

A cura di Alessandro Colletti, Goffredo Fofi, Terra di lavoro. Esperienze e riflessioni dai paesi di don Peppe Diana, Edizioni dell’Asino, Roma, 2020, 360 pp. 
Questa raccolta di saggi e testimonianze cerca di fare il punto sulla provincia casertana, vittima della camorra e delle scorie che ha lasciato nei decenni. Gli autori misurano lo stato di salute di un popolo che oggi vive la contemporanea presenza della camorra e assenza delle istituzioni, attraverso il welfare e l’ambiente, due punti di osservazione usati come chiave di lettura delle complesse dinamiche sociali, che mostrano forme di resistenza attive e passive, ma mai banali e scontate. Come un caleidoscopio di voci, la realtà della provincia viene composta di frammenti di vite vissute nel sociale, nell’attivismo civico, nella volontà di esserci.
Collocazione Biblioteca:    MAF.06.388 

Antonio Pergolizzi, Rifiuti, falle del sistema ed ecocriminali, in lavialibera, n. 5 (set. – ott. 2020), pp. 60-63
L’autore, esperto di temi ambientali e curatore del rapporto Ecomafia di Legambiente, fa il punto sulla “ecocriminalità”, a partire da un’operazione condotta in Toscana contro il traffico illecito di rifiuti speciali. Emerge dall’inchiesta il ruolo egemone in alcuni contesti delle mafie, integrate nel sistema economico locale, pronte a gestire, in proprio o con prestanomi, ditte di gestione dei rifiuti anche per riciclare denaro sporco. Si inseriscono con facilità in un sistema burocratico complesso e spesso inefficiente: la risposta quindi è la buona governance nel ciclo dei rifiuti.

9788868353605_0_536_0_75Marco Omizzolo, Sotto padrone. Uomini, donne e caporali nell’agromafia italiana, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano, 2020, 317 pp.
Un viaggio nel cuore delle agromafie, tra caporali che lucrano sul lavoro di donne e uomini, spesso stranieri, sfruttati nelle serre italiane. Braccianti indotti ad assumere sostanze dopanti per lavorare come schiavi. Ragazzi che muoiono – letteralmente – di fatica. Donne che ogni giorno subiscono ricatti e violenze sessuali. Un sistema pervasivo e predatorio che spinge alcuni lavoratori a suicidarsi, mentre padroni e padrini si spartiscono un bottino di circa 25 miliardi di euro l’anno. Un viaggio, quello di Omizzolo, condotto da infiltrato tra i braccianti indiani nell’Agro Pontino e proseguito fino alla regione indiana del Punjab, sulle tracce di un trafficante di esseri umani. Un’inchiesta sul campo che parte dall’osservazione e arriva alla mobilitazione: scioperi, manifestazioni, denunce per rovesciare un sistema che si può sconfiggere.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.492

A cura di Antonello Scialdone, Direzioni di senso, migrazioni e conflitti sociali, in Sicurezza e scienze sociali, a. 8, n. 1 (gen.-apr. 2020), pp. 19-154
La monografia pubblica i contributi presentati al Festival della Sociologia tenutosi a Narni nell’ottobre del 2019, il cui tema generale è “Senso e direzione di senso”. Nella prima sezione “Saggi” sono raccolti contributi che analizzano in vari modi il disorientamento nella società, di fronte ad eventi storici, al sistema economico dominante, ai conflitti in atto, alle diverse forme di partecipazione, alla ricerca di senso nella “Smart city”. La sezione “Esperienze” è invece dedicata alle migrazioni: dall’analisi del fenomeno in Italia, agli indicatori di integrazione, al tema dell’esclusione abitativa, al rapporto tra globalizzazione, grande distribuzione organizzata, braccianti stranieri e agromafie.

Francesca Rispoli, Peppe Ruggiero, Alberto Vannucci ; introduzione di Gian Carlo Caselli, InSanità. L’impatto della corruzione sulla nostra salute, lavialibera, Torino, 2020, 110 pp.
Diverse caratteristiche rendono la sanità un terreno fertile per la corruzione e un contesto interessante per la criminalità organizzata. Il problema si è aggravato durante l’epidemia di Covid-19. Questo rapporto presenta una sintesi di alcune condotte che espongono alla corruzione il mondo dell’assistenza alla salute e riunisce la lettura delle evidenze derivanti dalle attività degli organi inquirenti con la lettura della percezione del fenomeno corruttivo. Riferendosi a diverse fonti, si propone come punto di partenza per chi voglia approfondire il fenomeno.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.480

Narcotraffico

9788817163804_0_536_0_75Floriana Bulfon, Macro Mafia. La Multinazionale dei clan che sta conquistando il mondo, Bur, Milano, 2023, 199 pp.
Con documenti inediti e storie raccolte sul campo, incontri ravvicinati con i boss e conversazioni riservate con i detective in prima linea, Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta italiana, rivela in questo libro l’alleanza dei clan che si sta trasformando in una vera e propria corporazione multinazionale, cresciuta sfruttando i punti deboli del mondo globalizzato e contro cui gli investigatori internazionali, dall’FBI alle polizie europee, hanno scatenato una caccia anch’essa globale.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.624    

Antonio Bonanata, Pizza Connection, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 157 pp.
Nata in America dopo l’uccisione del boss Carmine Galante, e in Italia grazie al sequestro di due valigie con mezzo milione di dollari, Pizza Connection viene considerata la più grande indagine sul contrabbando di stupefacenti del XX secolo. Al centro dell’accordo tra le famiglie mafiose in Sicilia e i cinque clan della Cosa Nostra newyorkese, il traffico di eroina tra l’Europa e il continente americano. Per nascondere la “roba”, i boss e loro soldati usarono come centri di smistamento ristoranti e pizzerie gestite da emigranti italiani; il tutto con la regia di Gaetano Badalamenti. Grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali e alla legge RICO, Pizza Connection fu sgominata da una complessa azione investigativa dell’FBI e della DEA, in collaborazione con le autorità italiane ( Falcone e Sciacchitano).
Collocazione Biblioteca: MAF.07.13

Anna Sergi … [et al.], Altro che locale. Economia ‘ndranghetista, in lavialibera, n. 22 (lug.-ago. 2023), pp. 22-50
I diversi contributi della sezione “Copertina” di questo numero dimostrano come la mafia calabrese, pur restando ancorata alla tradizione, sopravvive e si adatta anche in Europa, dove lega i propri affari al narcotraffico (specialmente di cocaina) e impiega il denaro sporco in attività economiche in Italia e all’estero.

downloadUNODC United Nations Office on Drugs and Crime, Global Report on Cocaine 2023. Local dynamics, global challenges, United Nations Publications, Vienna, 2023, 184 pp.
Questo rapporto, redatto dall’UNODC, fornisce i dati più recenti sul traffico di cocaina. Dal 2020 la produzione di cocaina è aumentata vertiginosamente, e con essa la sua distribuzione. Sono state individuate nuove zone di passaggio dei traffici nel sud-est Europa e nelle regioni centrali e occidentali dell’Africa, continente in cui peraltro si registra un pericoloso rischio di aumento dell’uso di cocaina, rischio condiviso con le regioni del sud Asia. Si registrano anche cambiamenti nel panorama criminale legato alla gestione dei traffici, con la dissoluzione dei gruppi delle FARC che detenevano il monopolio sulla produzione colombiana di coca, fattore che ha aperto la strada a una miriade di piccole reti di trafficanti intente a riempire il vuoto. Inoltre, si nota la proliferazione di “service providers”, gruppi specializzati in aspetti specifici della produzione e del traffico che offrono a pagamento servizi logistici ai network criminali.

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia. Anno 2023 (dati 2022), Dipartimento per le politiche antidroga, Roma, 2023, 540 pp.
La Relazione, prevista dal DPR 309/90, è la principale fonte informativa nazionale del Dipartimento per le Politiche Antidroga. I dati inseriti nella Relazione vengono raccolti dalle amministrazioni centrali, periferiche, dai centri di ricerca, dagli enti del privato sociale competenti in materia. Lo scopo della Relazione è di inquadrare il fenomeno nel modo più aderente alla realtà, anche al fine di orientare gli interventi pubblici nel settore. E’ in fase di elaborazione un adeguamento nella raccolta dei dati, per rendere l’aggiornamento, dal prossimo anno, ancora più puntuale.

Filippo Pala, Pablo Escobar. E il Cartello di Medellin, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp.
La storia di Pablo Escobar e del Cartello di Medellin è quella della più famosa organizzazione dedita al traffico di cocaina, capace di creare un vero e proprio impero sulla polvere bianca e la sua esportazione negli Stati Uniti. Un narcotrafficante diventato stragista, dopo aver provato ad aumentare il suo potere con le armi della diplomazia e della politica. Spietato, esibizionista, eccessivo, controverso, Escobar resta uno dei criminali più famosi della storia, a lui sono state dedicate decine di film, libri e serie televisive, e ancora oggi è oggetto di un vero e proprio culto in tutto il mondo e in particolare tra la popolazione della sua città.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.11

380167f5-c7b1-4bfd-b04e-43088b78e5e7International Narcotics Control Board, Report of the International Narcotics Control Board for 2022, United Nations, Vienna, 2023, 142 pp.
Il primo capitolo del rapporto si focalizza ogni anno su un tema specifico per contribuire al dibattito sulla politica della droga e in questa edizione si tratta della legalizzazione del consumo di cannabis. Il documento passa poi in rassegna il funzionamento del sistema internazionale di controllo della droga, basato su resoconti da parte dei governi e fornisce una panoramica riguardo a diversi aspetti della produzione e distribuzione delle droghe nelle diverse regioni del mondo. Infine, riporta alcune raccomandazioni ai governi, alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni rilevanti internazionali e nazionali in merito al controllo della droga. Sul sito dell’International Narcotics Control Board è disponibile anche il Rapporto “Precursors Annual Report 2022”, che rende conto delle tendenze e degli sviluppi del mercato legale e del traffico illegale dei precursori chimici dei farmaci.  Sul sito si trovano anche le edizioni precedenti e report specifici sui narcotici e sulle sostanze psicotrope.

Vincenzo Scalia, Sinaloa e i narcos messicani, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Negli ultimi anni, il cartello di Sinaloa e i narcos messicani sono saliti alla ribalta delle cronache mondiali. La cattura del boss El Chapo, avvenuta all’inizio del 2016, ha acceso i riflettori su questo sodalizio che ha acquisito rilevanza mondiale nel traffico di stupefacenti, arrivando a condizionare la politica messicana e a diventare uno spauracchio per l’opinione pubblica statunitense.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.53

David Restrepo, Daring to Regulate Coca and CocaineLessons from Colombias Drug War Trenches, Beckley Foundation, Oxford, 2022, 34 pp.
Il documento presenta una revisione critica della proposta legislativa colombiana del 2020 (progetto di legge 236) per regolamentare i mercati della foglia di coca e della cocaina, redatta dal senatore Iván Marulanda e co-sponsorizzata dal senatore Feliciano Valencia. Il saggio fornisce un’analisi qualitativa del regime normativo proposto, dei suoi effetti sul sistema di approvvigionamento e dei relativi benefici e costi per la Colombia. Il saggio si conclude con una riflessione sulle sfide poste dall’adozione di una regolamentazione delle foglie di coca e della cocaina e offre insegnamenti per superare gli ostacoli politici al cambiamento delle politiche.

Vincenzo Scalia, La criminalità organizzata in Italia e in Messico. Dalla costruzione sociale al contrasto: una comparazione, in Sicurezza e scienze sociali, a. 10, n. 3 (set.-dic. 2022), pp. 185-196
Analizzando gli approcci teorici e la storia delle organizzazioni criminali in Italia e Messico, l’autore prova a fornire, attraverso un percorso comparativo, uno spunto analitico che ruota attorno ai concetti di “legalità illegalizzata” e “illegalità legalizzata”, provando a inquadrare il fenomeno come una costruzione sociale inscritta nei conflitti di potere che si formano in ogni società. Si prova a dimostrare come il ruolo dello stato sia fondamentale nella definizione del problema e che le politiche di repressione, in quanto non guardano alla rete criminale, ma solo al fenomeno esterioe, tendono ad aggravare il problema e a violare i diritti umani.

9788855194686Peter Andreas, Killer high. Storia della guerra in sei droghe, Meltemi, Milano, 2021, 363 pp.
In questo libro Peter Andreas scava nella Storia umana per scoprire il ruolo decisivo che le sostanze psicoattive – pesanti o leggere, lecite o illecite, naturali o sintetiche – hanno avuto nei conflitti armati sin dall’epoca romana. Dalle antiche battaglie inzuppate di vino e birra alle metamfetamine che alimentarono l’aggressività dei soldati nazisti; dalle Guerre dell’oppio, alle Drug Wars americane contro la cocaina, che ora devastano il Messico dopo aver già segnato la Colombia; dall’invenzione della distillazione, che facilitò la conquista e la pulizia etnica del Nuovo Mondo, agli sconcertanti effetti dei conflitti armati sulla diffusione del tabacco e della polvere bianca: il viaggio nella Storia condotto dall’autore dimostra che droga e guerra sono cresciute insieme e sono diventate dipendenti l’una dall’altra.
Collocazione Biblioteca: 18983

Jonathan PP. Caulkins, Radical technological breakthroughs in drugs and drug markets. The cases of cannabis and fentanyl, in International Journal of Drug Policy, vol. 94, art. 103162 (ago. 2021) – on line, pp. 1-19
La legalizzazione della cannabis e l’arrivo del fentanyl non medico stanno modificando radicalmente i mercati della droga nordamericani. Una parte essenziale di questo cambiamento è la capacità di produrre grandi quantità di queste droghe a basso costo, che è come una svolta tecnologica nella produzione. Questo saggio, attraverso tecniche di statistica descrittiva, analogia storica e ragionamento economico, esplora le possibili conseguenze future di queste tendenze. Lo studio indica che per la cannabis e gli oppioidi in Nord America, le condizioni sono mature per cambiamenti significativi, non solo nelle quantità consumate e nei danni associati, ma anche nei ruoli di queste droghe e nel loro controllo nella società. Non ci sono ragioni ovvie per cui queste tendenze non si diffonderanno anche in altri continenti.

Alberto Perduca, Le sfide della legalità, in Rocca, a. 79, n. 14 (lug. 2020), pp. 20-22
Il 2 giugno 2020 è stato pubblicato il Rapporto Com 2020 217 def, destinato a Parlamento e Consiglio europeo sul tema dell’aggressione dei beni criminali. Viene così operata una stima del volume di affari e di profitto generato dal crimine, che sia narcotraffico, tratta di esseri umani (a fine di sfruttamento sessuale e lavorativo,) traffico di migranti, frode online e riciclaggio. Vengono avanzate anche proposte operative per contrastare efficacemente il crimine e le ricchezze così accumulate.

Leopoldo Grosso … [et al.], Consumi stupefacenti, in lavialibera, n. 2 (mar. – apr. 2020), pp. 20-48
Il Dossier è preceduto alle pp. 2-3 dall’editoriale di don Luigi Ciotti “Persone, non problemi”, in cui il fondatore del Gruppo Abele ripercorre i 50 anni di incontro col problema droga, dagli anni ’70 con la diffusione mortale dell’eroina, al consumo della cocaina e ad altre sostanze da prestazione, fino all’attuale ritorno dell’eroina, sintetizzando anche la legislazione repressiva che non ha puntato sulla prevenzione. Il dossier contiene diversi articoli raggruppati in una sezione ‘Consumi” e una sezione “Narcotraffico”.

Educazione alla legalità

336660127_541109951344451_6147271701177132946_nA cura di Elisa Crupi, … [et al.], Percorsi di educazione civica. Cittadini nella scuola e nel mondo, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, 2023, 116 p.
Questo non è il classico manuale scolastico, ma un kit pensato da Libera Formazione per facilitare docenti ed educatori in un viaggio attraverso contenuti e pratiche per educare alla cittadinanza attiva e responsabile, con un’attenzione particolare all’insegnamento dell’educazione civica in classe. Un percorso organico di crescente complessità e apertura al mondo, dalla scuola primaria alle secondaria di secondo grado, organizzato in 15 schede di introduzione e in 38 moduli tematici, con approfondimenti, attività guidate, tracce di attivazione pratica e indicazioni bibliografiche. Una ricchezza di stimoli per accompagnare e vivere un viaggio che porti i ragazzi a sentirsi comunità, ad essere cittadini nella scuola e nel mondo.
In arrivo in Biblioteca.

A cura di Stefano Pasta, Pier Cesare Rivoltella, Crescere onlife. L’ educazione civica digitale progettata da 74 insegnanti-autori, Scholé, Brescia. 2022, 259 pp.
Cittadinanza onlife è il ripensamento del digitale a scuola attorno all’educazione, allo spirito critico e alla responsabilità. La proposta nasce da due testi quadro (la legge 92 sull’Educazione civica e il Curriculum di Educazione Civica Digitale), due progetti di formazione di istituti scolastici e soprattutto 74 autori tra insegnanti ― dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado ―, dirigenti scolastiche e formatori del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica. Ponti tra realtà fisica e digitale, coding, gamification, potenza del linguaggio, selezione delle fonti e fake news, digital library, consumi mediali, democrazia ed ecologia: questi alcuni dei temi al centro del libro. I capitoli sono l’esito della scrittura collaborativa tra insegnanti e formatori universitari, che ha voluto superare la contrapposizione tra teorici e pratici e proporre il coaching come dispositivo per lo sviluppo professionale. Attraverso la riflessione sulla cittadinanza al tempo del digitale, l’idea di questo percorso è che in questi contesti di forte innovazione, l’insegnante conta. Ma per contare ha bisogno di essere credibile e questa credibilità trova nella consapevolezza e nello sviluppo professionale due dispositivi di fondamentale importanza. Nasce così un’idea di cittadinanza onlife, ma anche una nuova proposta di “fare scuola” e di “fare università”.
Collocazione Biblioteca: 20394

A cura di Flavia Stara, Agorà. Educazione alla cittadinanza tra problemi e prospettive, Pellegrini, Cosenza 2022, 190 pp.
Il volume raccoglie i contributi di ricerca elaborati da un gruppo di studiosi afferenti a varie università del Paese che si riconoscono nella necessità di (ri)pensare in termini critici e dialogici la nozione di cittadinanza attiva. Attraverso le riflessioni contenute nel volume, si è cercato di sviluppare un’analisi della fenomenologia della contemporaneità che mettesse in primo piano le criticità legate alle dimensioni di violenza e illegalità, alla problematizzazione di misure sociali e giuridiche, alla ridefinizione di obiettivi educativi in funzione di percorsi di sperimentazione e innovazione, alla responsabilizzazione dei cittadini nella costruzione di reti relazionali più coese.
Collocazione Biblioteca: 20273

51+jFnazvCL._AC_UF1000,1000_QL80_Nando dalla Chiesa, La Legalità è un sentimento. Manuale controcorrente di educazione civica, Bompiani, Milano, 2023, 245 pp.
Secondo l’autore, noto sociologo, c’è un pregiudizio radicato nella cultura civile delle democrazie, ed è che l’educazione alla legalità consista nell’indicare una serie ordinata di norme e possibilmente avere una buona conoscenza della Costituzione del proprio paese. Decenni di insegnamento universitario, nelle scuole e nei movimenti civili hanno convinto invece Nando dalla Chiesa che l’educazione alla legalità è un processo mai uguale che si nutre di suggestioni, valori, letture, esempi, viaggi e sentimenti. È da tale processo che sgorgano le disposizioni mentali e d’animo che portano verso una legalità solida, diffusa, condivisa. Nasce così questo libro nel quale il lettore incontrerà figure sorprendenti, a volte apparentemente distanti tra loro e spesso “disobbedienti”: da Pasolini a Erri De Luca, da Calvino a Primo Levi, da Basaglia a don Milani, a Gramsci, a Danilo Dolci, e poi indietro fino a Leopardi e a Pericle.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.389

Gabriele Cortella, Omnicrazia. Manuale pratico di sopravvivenza scolastica, Marotta&Cafiero, Melito di Napoli, 2023, 282 pp.
Come fare per rendere effettiva la partecipazione all’interno della scuola? In che modo realizzare un’efficace educazione civica? Quali strumenti utilizzare per gestire tutti insieme una comunità che vuol costruire cittadini veramente attivi? Come generare protagonismo e impegno? Ecco finalmente un manuale pratico pensato per guidare, passo dopo passo, la realizzazione di un sistema organizzativo che sia realmente coerente con l’idea di scuola descritta nella nostra Costituzione e nelle nostre leggi. Un indispensabile strumento di pedagogia generativa, in grado di far fiorire tutte le potenzialità e le risorse dei giovani e del proprio ambiente di vita. Nato da un’esperienza pluridecennale, un prezioso aiuto per rivitalizzare e rendere efficaci gli organi collegiali al fine di coinvolgere realmente tutte le componenti nella gestione condivisa della scuola. Incluso nel manuale un software gratuito creato appositamente per supportare gli strumenti partecipativi. L’autore è educatore professionale e consulente educativo esperto di partecipazione.
Collocazione Biblioteca: 20359

Philippe Meirieu, Quale educazione per salvare la democrazia? Dalla libertà di pensare alla costruzione di un mondo comune, Armando, Roma, 2023, 205 pp.
In una società preoccupata per il futuro, in preda a tentazioni autoritarie e derive neoliberiste, di fronte all’ascesa dell’individualismo e del comunitarismo, l’educazione può ancora fare qualcosa? Philippe Meirieu cerca di rispondere a questa domanda sviluppando alcune riflessioni a partire dalla storia della pedagogia e dalla sua esperienza personale. L’educazione non è una forma di manipolazione: noi possiamo creare le condizioni per l’esercizio della libertà, ma non possiamo esonerare nessuno dal suo libero impegno ad apprendere e ad agire. Per l’autore questa tensione tra l’educabilità di tutti e la libertà di ciascuno è al centro di ogni democrazia e, quindi, della stessa educazione alla democrazia. A partire da questa tensione, secondo l’autore, possiamo individuare i due obiettivi dell’educazione e della scuola di oggi: aiutare le nuove generazioni a pensare con la propria testa per sfuggire a ogni forma di controllo manipolatorio e promuovere la creazione di un terreno comune per “costruire la società”.
Collocazione Biblioteca: 20192

81IvX9NBJsL._AC_UF1000,1000_QL80_Catello Maresca, La banalità della mafia, Fabbri, Milano, 2022, 151 pp.
Cosa sono le mafie? Dove si trovano? E come si combattono? Le risposte nelle parole del magistrato Catello Maresca, sotto scorta dal 2008 per essersi impegnato nell’eradicare dall’Italia il clan dei Casalesi. Che cos’è la mafia, anzi: che cosa sono le mafie? Sì perché, come un mostro mitologico, la mafia ha molte teste, e più le tagli più queste sembrano ricrescere. Ma, come tutti i mostri, anche le mafie possono essere sconfitte. Per farlo, bisogna capire come funzionano; come nascono, da chi sono formate, come e perché operano. Quali sono le differenze tra le mafie italiane e quelle estere? Ma soprattutto, come si combattono e chi sono i coraggiosi che, con impegno e dedizione, si sono dedicati nel corso degli anni a contrastare questo terribile nemico, giungendo perfino, a volte, a sacrificare la propria vita? A queste e ad altre importanti domande, l’autore si adopera per dare una risposta, prestando a questo tema così delicato e drammatico la propria esperienza decennale, in un volume pensato e rivolto a tutte le ragazze e i ragazzi: per aiutarli a conoscere e capire, per fornire loro gli strumenti utili non solo a scoprire le ingiustizie della mafia, ma anche a difendersi da esse.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.359

Gian Carlo Caselli, Guido Lo Forte, La giustizia conviene. Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età, Piemme, Milano, 2021, 221 pp.
Non è facile, oggi, parlare di legalità. Da un lato, infatti, la giustizia sembra far fatica ad assolvere il proprio compito di garantire i diritti dei cittadini, col suo funzionamento sempre ostacolato da processi lunghi e costosi, scontri all’interno della magistratura, violazione delle leggi da parte di chi dovrebbe farle rispettare. Dall’altro lato, modelli sociali negativi diffondono una cultura della prepotenza e della furbizia, alimentando l’insofferenza nei confronti delle regole e la sfiducia nelle istituzioni. Ma sarebbe pericoloso cedere alla rassegnazione e al disimpegno, o limitarsi allo sdegno e alla denuncia. La giustizia, affermano gli autori, entrambi ex magistrati, è stata e rimane un pilastro portante nella vita di una comunità e va difesa e sostenuta perché è un bene comune, l’unico strumento a salvaguardia delle libertà e dei diritti di tutti, e soprattutto di chi non ha né potere né privilegi. In questo libro lo dimostrano cercando esempi nella storia e nella cronaca italiane ed europee e nelle loro esperienze professionali, analizzando i problemi del processo e del carcere, affrontando le scottanti questioni della sicurezza, del terrorismo, delle mafie. Seguendo il percorso che propongono, diventa evidente che più legalità significa non solo più sicurezza, ma anche possibilità concreta di una migliore qualità della vita e speranza di una crescita per tutti, nella più ampia e profonda prospettiva della vera giustizia. Qualcosa per cui vale la pena di impegnarsi, fin da giovani.
Collocazione Biblioteca:19074

Romano Prodi … [et al.], Ripartiamo dai beni comuni. Avrò cura di te, in lavialibera, n. 5 (set. – ott. 2020), pp. 20-50
Il dossier dedicato ai beni comuni si apre con un articolo di Romano Prodi “Internet, bene comune e diritto umano”, in cui si sostiene come diritto umano il diritto alla connessione per non essere esclusi, in tempo di pandemia e non solo. Seguono articoli sulla sanità, che affrontano la diminuzione dei finanziamenti negli ultimi 15 anni e le conseguenze di cui ci si rende conto specialmente nell’emergenza sanitaria attuale, ma anche le infiltrazioni mafiose nel settore e la corruzione. L’ultima parte del dossier è dedicata alla scuola, considerata più che mai bene comune e presidio di educazione alla legalità.

Antimafia e cittadinanza attiva

9788881954865_0_424_0_75Valeria Grasso, Mafia, una donna contro. Testimone di giustizia: una scelta difficile, Guerini e Associati, Milano, 2023, 141 pp.
Cosa accade quando rifiuti di pagare il pizzo alla mafia? Può essere che un giorno esci di casa per andare a prendere tuo figlio a scuola, e non fai più ritorno? Può essere che scappi per una meta sconosciuta a tutto il mondo, tranne a una manciata di agenti delle forze dell’ordine? La storia di Valeria Grasso, testimone di giustizia, ci invita a toccare con mano e a comprendere quali siano le conseguenze drammatiche di una resistenza civile e consapevole. Il volume vuole offrire una lente di ingrandimento per riflettere sul Paese in cui viviamo e aiutare a prendere coscienza dell’importanza che le nostre scelte quotidiane hanno sulla Storia.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.617

Sara Amerio, La Legislazione antimafia nazionale, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 158 pp.
L’autrice, sostituto procuratore presso la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sostiene che la legislazione nazionale antimafia prende le mosse nell’anno 1982 con la legge n. 646, meglio nota come legge Rognoni La Torre, a seguito dell’uccisione dell’onorevole Pio La Torre e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. I frequenti interventi legislativi e giurisprudenziali hanno tentato di adeguare lo strumento giuridico alla realtà in continua evoluzione e ad oggi questa speciale branca del diritto penale e processuale è unica nel panorama internazionale. Tutti gli ordinamenti giuridici stranieri la guardano con attenzione, curiosità e invidia.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.35

 Enrico Deaglio, Il Depistaggio perfetto, Utet, Segrate (MI), 2023, 135 pp.
L’autore, noto giornalista, parte dalla strage di via D’Amelio, riguardo alla quale si è consumato il più grande depistaggio della storia d’Italia, per descrivere il culmine di quei misteri che hanno inquinato la vita della nostra Repubblica. L’autore traccia una breve storia e fenomenologia dell’insabbiamento, dell’accusa posticcia, del complotto per nascondere la verità: tutte cose su cui l’Italia repubblicana non ha l’esclusiva, ma di certo molta esperienza. Deaglio conduce il lettore in una galleria impressionante di casi e ricorrenze, all’inseguimento di una verità che viene a galla – se viene a galla – troppo tardi per cambiare le cose, buona al massimo per scriverci libri di storia, lasciando il dubbio che sia la natura stessa delle cose, del potere e della società, a garantire l’esistenza e la costante fortuna del depistaggio.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.622

9791254861684_0_536_0_75A cura di Lorenzo Barucca, Alessio Di Addezio, Carlo Andorlini, Soluzioni civili. Praticare economia civile nei territori, Pacini, Ospedaletto, 2023. 103 pp.
Soluzioni Civili può essere considerato un manuale per il lavoro sul campo che propone un quadro tematico, un metodo di lavoro e soprattutto pratiche e ambiti di intervento civile. Si rivolge a operatori sociali, operatori socio-ambientali, attivisti ambientali, operatori della cultura, funzionari e amministratori degli Enti Locali, assistenti sociali, innovatori, rigeneratori di luoghi e contesti, giovani che lavorano o vogliono lavorare all’interno del paradigma culturale, economico e sociale dell’economia civile, collaborativo. Soluzioni Civili è il risultato di alcuni anni di lavoro dell’Ufficio nazionale economia civile di Legambiente, in cui ha prima contestualizzato l’economia civile all’interno dei processi e delle attività dell’Associazione e dei Circoli nei territori per poi affinare la costruzione di un impianto teorico pratico chiamato Distretto dell’economia civile che ha aiutato a generare e sviluppare in numerosi territori in Italia. Nella logica dell’essere un compendio pratico e utile il libro è organizzato con una prima parte di inquadramento culturale e con una seconda parte più ampia dove il lettore può trovare le varie “soluzioni” civili La pubblicazione è infine costellata di interventi di esperti e organizzazioni che si occupano di processi e azioni di economia civile e di esperienze pratiche che arrivano dal fermento dei Circoli di Legambiente nei vari contesti territoriali.
Collocazione Biblioteca: 20271

Gian Carlo Caselli, L’Olio buono della libertà, in Rocca : quindicinale della Pro Civitate Cristiana, a. 82, n. 8 (apr. 2023), pp. 28-30
L’articolo ripercorre in breve il percorso giurisprudenziale e la lotta alla mafia per arrivare a Libera, fondata da Don Ciotti nel ’95 che trasforma la mobilitazione spontanea del dopo stragi in attività nazionale organizzata e permanente, che punta sulla confisca dei beni da redistribuire alla collettività. I prodotti dei terreni confiscati dimostrano che l’antimafia è recupero di legalità che paga anche in termini di concrete prospettive di una migliore qualità della vita.

Francesco Donnici, Rinascita Scott. Il Maxiprocesso alla ‘ndrangheta, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp.
La maxi-inchiesta Rinascita Scott, coordinata dalla DDA di Catanzaro e guidata da Nicola Gratteri, conta oltre quattrocento indagati tra presunti boss, professionisti, politici, imprenditori e massoni. Al centro, Luigi Mancuso, vertice della storica famiglia di Limbadi, divenuto “u Supremu” dopo aver unificati i più potenti clan della provincia di Vibo Valentia sotto il suo vessillo. Il processo è iniziato nel gennaio 2021 nell’aula bunker di Lamezia Terme costruita per l’occasione. A oltre trent’anni dal maxiprocesso di Palermo, si discute di analogia e differenze tra due eventi destinati a fare la storia di due regioni in lotta contro le mafie.
Collocazione Biblioteca: MAF. 07.45

9788897050971_0_536_0_75Umberto Santino, Mafie: a che punto siamo? Ricerche e le politiche antimafia, Di Girolamo, Trapani, 2022, 300 pp.
Il volume pubblica le relazioni al convegno “Mafia e antimafia. Lo stato della ricerca e delle politiche negli ultimi anni”, svoltosi a Palermo il 26 ottobre 2017. In questa occasione alcuni tra i maggiori studiosi del fenomeno mafioso e tra i magistrati più impegnati in inchieste sulla mafia hanno riflettuto sulla natura della criminalità organizzata, sulla sua evoluzione e sulla realtà attuale. Se il modello mafioso a cui si è fatto maggiore riferimento è quello della mafia siciliana, negli ultimi decenni si è assistito a fenomeni come il radicamento di mafie storiche in aree diverse da quelle originarie e il nascere di nuovi attori del mondo del crimine, di problematica definibilità. Le politiche antimafia hanno registrato successi innegabili con l’arresto e le condanne di capi e gregari, le confische dei beni, ma debbono confrontarsi con problemi di fondo: la riforma della giustizia, la condizione della magistratura e la necessità di riformare l’ordinamento giudiziario, dopo eventi, come il caso Palamara, che più che fatti isolati sono spie di un sistema che richiede un’adeguata politica di rinnovamento.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.378

Francesco Merlino, Don Puglisi e i sacerdoti in lotta, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp.
Il 15 settembre 1993, uno sparo di pistola colpisce alla nuca padre Puglisi, parroco della chiesa di San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo. Nonostante un tentativo di depistaggio, è subito chiaro a tutti che la mano omicida sia quella della mafia. Don Puglisi era una figura scomoda per i fratelli Graviano, i boss del quartiere. Con la sua opera di evangelizzazione sottraeva i giovani alle grinfie di Cosa Nostra. Il suo martirio, come quello di altri sacerdoti che l’hanno preceduto e seguito, ha messo in ginocchio la mafia e ridato speranza a una terra che credeva di non poterne più avere.
Collocazione Biblioteca: MAF. 07.07

Rosy Bindi … [et al.], 30 anni dopo, in lavialibera, n. 14 (2022), pp. 18-60
Le stragi di Capaci e Via D’Amelio hanno segnato un prima e un dopo alla lotta alla mafia, eppure resta ancora una verità monca con numerose zone d’ombra. Il dossier di questo numero propone vari articoli di approfondimento: 1) “Quello che resta della mafia é conseguenza di Tangentopoli” di Rosy Bindi; 2) “Non possiamo indebolire l’ergastolo ostativo” di Gian Carlo Caselli; 3) “A Palermo si paga ancora il pizzo” di Augusto Cavadi; 3) “La storia inizia almeno dieci anni prima” di Nando dalla Chiesa; 4) “Trent’anni di depistaggi , pigrizia e collusioni” di Enrico Deaglio; 5)” Di fronte alla mafia i magistrati non sono tutti uguali” di Federico Cafiero De Raho; 6) “Serve la verità per restituire senso ai riti della memoria” di Alessandra Dino; 7) ” Se qualcosa è cambiato è merito della coscienza civile” di Nino Fasullo; 8) “Siamo diventati meno felici e più cattivi” di Carlo Lucarelli; 9) “Crescere sulle spalle dei giganti” di Enza Rando; 10) “Mafia e corruzione sono storia nazionale” di Isaia Sales; 11) ” Gli stati ingiusti sono forme di macromafia” di Anna Puglisi, Umberto Santini; 12) “Chiesero aiuto nessuno li ascoltò” di Roberto Saviano; 13) “E’ tempo di abbandonare la logica emergenziale” di Rocco Sciarrone.

www.mondadoristoreA cura di Giuseppe Pignatone, Legislazione antimafia. Lezioni. Volume secondo. Il contrasto ai patrimoni mafiosi, Santa Caterina, Pavia, 2022, 92 pp.
In questo secondo volume di lezioni si fa il punto su uno specifico settore della legislazione antimafia con attenzione alla fase del sequestro, della confisca e della gestione dei beni, nonchè alle recenti previsioni sull’amministrazione e sul controllo giudiziario che mirano a salvare le imprese, considerate una ricchezza in tutto il Paese, quando è possibile far venire meno l’influenza su di esse delle associazioni mafiose. In Biblioteca è disponibile anche il Volume primo, I temi cruciali, 107 pp. (Coll. Bibl.:MAF.03.133).
Collocazione Biblioteca:   MAF.03.134

Conferenza episcopale calabra, No a ogni forma di mafie!, in Il Regno, a. 67, n. 17 (ott. 2022), pp. 551-565
Il 15 settembre 2021, nell’anniversario dell’assassinio per mano mafiosa di Don Puglisi, gli arcivescovi e vescovi di Calabria hanno firmato “no a ogni forma di mafie! Linee guida per un sentire ed agire comuni del clero, dei consacrati e dei fedeli laici delle diocesi di Calabria”. L’azione comune dichiarata mira a combattere ogni forma di mafia e di cultura mafiosa. Chiunque trasgredisca i comandamenti dettati dalla Chiesa rimane un “operatore di iniquità” dove il suo peccato arreca danno non solo a se stesso ma a tutta la comunità. Nella totale incompatibilità tra mafie e Vangelo, le “linee guida” offrono uno strumento operativo per rinnovarne l’annuncio.

Nino Fasullo … [et al.], Il motivo che tiene in vita Cosa nostra, in Segno, a. 48, n. 435 (mag. 2022), pp. 7-73
Questo fascicolo della rivista è dedicato quasi interamente alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, assassinati trent’anni fa a Palermo insieme alle scorte. I vari contributi intendono cercare risposte alla domanda “Perchè della mafia non si viene mai a capo?”. La riflessione, il dibattito, il confronto potrebbero aiutare a uscire, insieme, da una storia sempre più intricata e priva di moralità.

www.mondadoristoreGiuseppe Governale, Sapevamo già tutto. Perché la mafia resiste e dovevamo combatterla prima, Solferino, Milano, 2021, 350 pp.
L’autore, generale dei carabinieri a lungo ai vertici del Ros e della Dia, offre una ricostruzione lucida della lotta alla criminalità organizzata tra storia e attualità, tesa a evidenziare le vulnerabilità e gli aspetti culturali e di soft power che alimentano le mafie, ma anche a rilanciare con passione l’impegno del Paese e dei suoi cittadini contro uno dei suoi nemici più insidiosi.
Collocazione Biblioteca:   MAF.01.501

Gian Carlo Caselli, La strada impervia di una buona soluzione, in Rocca, a. 80, n. 12 (giu. 2021), pp. 24-25
In seguito alle stragi di mafia culminate con la strage di Capaci e la strage di Via D’Amelio, nel 1992 si riscontrò la necessità di reprimere le condotte mafiose in modo maggiormente repressivo. Venne istituito l’ergastolo “ostativo”, che introduce la perpetuità della pena detentiva nei casi in cui il condannato per reati di mafia non appare incline a collaborare con la giustizia. Il 15 aprile 2021 questa forma di detenzione è stata dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale. Gian Carlo Caselli espone, nel presente articolo, il suo punto di vista in merito.

Luigi Ciotti, La mafia si batte solo eliminando le ingiustizie sociali, in Scarp de’ tenis, a. 26, n. 250 (mag. 2021), pp. 52-53
L’autore, presidente del Gruppo Abele, fondatore dell’associazione Libera, impegnato nella lotta alle mafie, indica le azioni da intraprendere per contrastare le mafie in tutti i loro aspetti: accanto all’azione di magistratura e forze di polizia, occorrono misure di sostegno per chi diventa testimone e per chi rompe i vincoli con la famiglia mafiosa.

9791259761453_0_536_0_75Leandro Limoccia … [et al.], Disobbedienza civile a leggi ingiuste, Editoriale Scientifica, Napoli, 2021, 1037 pp.
Il volume raccoglie contributi di diversi autori che toccano aspetti giuridici, politici, economici e filosofici dell’antimafia, della pace, della disobbedienza civile. Ne emerge che, in molti casi, è necessario mettere in discussione le leggi per affermare la democrazia, la fraternità, l’umanità. Si segnala in particolare il capp. 3 Disobbedienza e antimafie e il capp. 16: Disobbedienza civile e cittadinanza attiva.
Collocazione Biblioteca: 19128

A cura di Alessandra Valastro, Marco Damiani, Partecipazione e legalità. Dilemmi e sfide, in Etica pubblica, n. 2 (lug.-dic. 2021), pp. 11-91
Partecipazione e legalità vengono oggi associate spesso in un discorso pubblico che aspira a riappropriarsi di valori in senso lato democratici. Una delle riflessioni frequenti al riguardo è la trasparenza, ambigua nelle sue attuazioni (ad esempio consultazioni on line e referendum consultivi) e la legalità per la partecipazione. Il saggio in questione ha lo scopo di indagare il rapporto esistente tra società e diritto e i nuovi strumenti fra legalità e partecipazione.

Elena Ciccarello, Andrea Giambartolomei, Rosita Rijtano, Ergastolo ostativo. Il diritto alla speranza sia per tutti, in lavialibera, n. 8 (2021), pp. 59-61
La Corte Costituzionale, nell’aprile 2021, ha stabilito che la collaborazione con la giustizia non può essere l’unico modo per recuperare la libertà, neppure per un condannato all’ergastolo per mafia. Ha concesso un anno di tempo al Parlamento per intervenire e modificare l’art. 4 bis dell’ordinamento penitenziario, il cosiddetto ergastolo ostativo, perché in contrasto con gli articoli della Carta e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Nel lavoro proposto gli autori ripercorrono la storia di questa pena detentiva. A questo proposito si veda anche l’opinione che Gian Carlo Caselli esprime nell’articolo La strada impervia di una buona soluzione, in Rocca, a. 80, n. 12 (giu. 2021), pp. 24-25.

9788849867022_0_536_0_75Vincenzo Bertolone, Rosario Livatino. Agende non scritte, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2021, 137 pp.
L’arcivescovo di Catanzaro Vincenzo Bertolone rievoca l’esistenza del giovane magistrato Rosario Livatino, vittima della mafia e promulgato “beato” da Papa Francesco. Uno dei più fedeli servitori dello Stato, spinto nell’agire dall’ideale del perseguimento della giustizia tanto come magistrato, quanto come credente. Si consulti inoltre il fascicolo di Nino Fasullo … [et al.], Rosario Livatino un martire dalla parte degli infedeli, in Segno, a. 47, n. 424 (apr. 2021), pp. 5-124
Collocazione Biblioteca: MAF.04.601

Danilo Chirico, Storia dell’antindrangheta, Rubettino, Soveria Mannelli, 2021, 260 pp.
Il libro ricostruisce per la prima volta i movimenti per l’occupazione delle terre, le lotte politiche e per il lavoro, le vertenze ambientaliste, le denunce della Chiesa, i conflitti sociali, i cortei studenteschi, le vicende personali e collettive di tutti coloro che in Calabria hanno combattuto una dura e rischiosa battaglia contro la criminalità organizzata dal secondo Dopoguerra ad oggi. Ripercorre anche i fatti della storica manifestazione “Reggio-Archi” del 6 ottobre 1991 quando – unica volta in 60 anni – la Marcia per la Pace lascia il tradizionale percorso Perugia-Assisi e si trasferisce in Calabria. Quel giorno decine di migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia sfilano contro la ’ndrangheta: un evento che segna la nascita dell’antimafia sociale in Italia.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.489    

A cura di Raffaele Cantone e Luca Della Ragione, Diritto penale dell’antimafia. Profili sostanziali e processuali – Prevenzione penale ed amministrativa – Sistema delle confische, Pacini, Pisa, 2021, 358 pp.
Il volume si propone di fornire un quadro completo del vasto settore della legislazione antimafia. Vengono affrontati tanto i profili di diritto sostanziale quanto quelli processuali, ivi comprese le aree di intersezione, come ad esempio le confische, che oggi rappresentano uno strumento centrale nel contrasto alla criminalità organizzzata. All’analisi delle figure di reato tipiche della legislazione antimafia si affianca quella delle fattispecie, rilevate più frequentemente nella pratica quotidiana. Una specifica trattazione è riservata poi alle misure di prevenzione, sia penale che amministrativa.
Collocazione Biblioteca: MAF.03.132

9788855222273_0_536_0_75A cura di Stefano D’Alfonso, Gaetano Manfredi, L’università nella lotta alle mafie. La ricerca e la formazione, Donzelli, Roma, 2021, 231 pp.
Il libro presenta un’indagine sull’impegno delle università italiane nella formazione alla legalità e nella ricerca sulle mafie. Presenta dati e riflessioni di studiosi di differenti aree scientifiche e differenti atenei, i quali mettono in luce punti di forza e di debolezza di questo impegno, in circa cento settori disciplinari, come la sociologia, il diritto, la storia, l’economia. Ne emerge un contesto territoriale e culturale dinamico, che interagisce con l’università riguardo agli strumenti da adottare nel contrasto alle mafie. L’indagine rivela un capitale di conoscenze negli atenei italiani che può essere valorizzato all’interno dell’azione antimafia.
Collocazione Biblioteca: MAF.06.383

Tina Cioffo, Alessandra Tommasino, Oltre la camorra: una storia di resistenza. Valerio Taglione partigiano del bene, Città Nuova, Roma, 2020, 151 pp.
Le autrici, entrambe giornaliste, raccontano l’esperienza vissuta al fianco di Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, per anni referente del coordinamento casertano di Libera, una vita dedicata al volontariato e all’associazionismo, morto nel 2020.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.603

Gabriele Santoro, La scoperta di Cosa Nostra, Chiarelettere, Milano, 2020, 256 pp.
Il libro presenta la storia di un mafioso e di un politico: Joe Valachi, soldato nelle potenti famiglie di Cosa nostra a New York, e Robert Kennedy, che, dalla fine degli anni Cinquanta al cuore dei Sessanta, lavora alla realizzazione di una società più equa. Dopo trent’anni di militanza, Valachi, sentitosi tradito dal boss Vito Genovese, abbatte il muro dell’omertà: è lui il primo collaboratore di giustizia a fare il nome dell’associazione mafiosa. Il suo contributo rappresenta l’apice della svolta nella conoscenza e nel contrasto al crimine organizzato impressa da Kennedy, ministro della Giustizia dal 1961 al 1964 e creatore del primo pool antimafia. Dando voce ai protagonisti, grazie all’esame di numerose fonti d’archivio statunitensi e alla raccolta di testimonianze dirette, questo libro ricostruisce in modo puntuale la storia di una strategia che ha rivoluzionato la percezione della mafia e indicato i metodi per contrastarla.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.417

71bO72FQsGL._AC_UF1000,1000_QL80_Valerio de Gioia, Gian Ettore Gassani, Codice antimafia e delle misure di prevenzione. Con le norme a tutela delle vittime della mafia, La Tribuna, Piacenza, 2020, 584 pp.
Il Codice raccoglie, in modo organico e ragionato, le norme finalizzate a prevenire e reprimere il fenomeno mafioso – in tutte le forme in cui si manifesta sia a livello locale sia a livello nazionale – corredate dalle massime delle sentenze più importanti e recenti rese dalle Corti nazionali e sovranazionali. Ampio spazio è dedicato alla disciplina delle misure di prevenzione (personali e reali) e alle disposizioni volte a fronteggiare il fenomeno delle infiltrazioni di tipo mafioso negli enti locali e, più in generale, la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione. L’Opera è arricchita dalle norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà – tanto più importanti all’indomani delle sentenze della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei diritti dell’Uomo sul c.d. ergastolo ostativo – e da quelle dedicate al trattamento (sanzionatorio e di protezione) dei collaboratori di giustizia. A completamento del Volume sono stati riportati i provvedimenti legislativi emanati a tutela delle vittime delle mafie (dal fondo di solidarietà al collocamento obbligatorio). In rete si può inoltre consultare il Codice Antimafia 2023, Altalex, Milano, 2023, 64 pp.
Collocazione Biblioteca:    MAF.03.130 

Gian Carlo Caselli, Boss ai domiciliari. Una falla nell’antimafia, in Rocca, n. 12 (giu. 2020), pp. 28-30
L’autore, già magistrato e Procuratore della Repubblica commenta le scarcerazioni di appartenenti alle mafie avvenute per motivi sanitari durante il periodo del Covid-19. Il pericolo del contagio è particolarmente forte in carcere a causa del sovraffollamento, tuttavia per i detenuti al 41-bis, le condizioni di vita sono diverse, a causa dell’isolamento imposto da quel regime, non si giustifica dunque la necessità della scarcerazione. E’ necessario garantire il diritto alla salute, ma anche la sicurezza sociale e i diritti delle vittime, oltre a quelle dei detenuti.

Beni confiscati, beni comuni

rocca 12Francesco Gianfrotti, Ogni bene confiscato sia un bene comune, in Rocca, a. 80, n. 12 (giu. 2021), pp. 26-27
La legge 109 del 1996 prevede il riutilizzo a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alle mafie. Troppo spesso, però, questi beni non ricevono un pronto riutilizzo e rimangono in stato di abbandono, generando oneri per lo Stato, calo di tensione nell’impegno antimafia e calo di consenso nei confronti di chi si batte per la legalità. Occorre, quindi, dotare le Regioni di strumenti normativi ed operativi che consentano di accelerare le procedure dell’impiego dei beni, attraverso intese con i Comuni e gli Uffici Giudiziari.

Marco Colombo, I beni confiscati alle mafie, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 155 pp.
Non solo semplici immobili, terreni agricoli o imprese. I beni confiscati sono anche e soprattutto un simbolo di riscatto che nasce dal desiderio di riappropriarsi della terra e di ritrovare l’orgoglio di essere cittadini attivi e consapevoli. Proprietà che un tempo erano l’emblema del potere e della ricchezza di un singolo mafioso diventano luoghi aperti a tutti e in grado di garantire servizi e lavoro. Strumenti determinanti nella lotta alla criminalità organizzata, colpiscono il potere mafioso al suo cuore e al contempo generano effetti positivi sulla collettività ed il territorio. Si segnala anche il paragrafo: “L’esperienza di Libera Terra e il riutilizzo dei terreni confiscati”.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.31

Marta Zanella, Andrea Cuminatto, Laura Guerra, Cose Nostre, in Scarp de’ tenis, a. 27, n. 258 (mar. 2022), pp. 22-29
Una gran parte del patrimonio confiscato alla mafia in Italia resta inutilizzato perchè non ancora assegnato. E molti beni già assegnati non vengono utilizzati, per eccessiva burocrazia, incapacità gestionale o disinteresse. Nell’articolo sono raccontati alcuni progetti di rinascita del territorio, in diverse regioni italiane, che guardano con interesse ai finanziamenti previsti dal Pnrr.

Tatiana Giannone, Di bene in meglio, in lavialibera, n. 8 (2021), pp. 51-54
In Italia la prima legge che ha previsto la confisca degli averi come strumento fondamentale contro il potere mafioso è stata la Rognoni-La Torre del 1982. Un ulteriore traguardo è stato raggiunto nel 1996, con la legge 109, approvata grazie all’impegno di Libera, che ne ha introdotto il riutilizzo sociale. In 25 anni sono stati raggiunti molti risultati positivi, ma per valorizzare al meglio questo patrimonio sono ancora necessari importanti passi avanti. Nell’articolo il punto della situazione, con dati e statistiche aggiornati.

fpbA cura di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Settore Beni Confiscati, Fatti per bene. Il riutilizzo sociale dei beni confiscati in Italia. Numeri, esperienze e proposte, Libera, Roma, 2021, 80 pp.
Il dossier fotografa il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie in Italia, in occasione dei 25 anni dall’approvazione della legge n.109 del 7 marzo 1996, evidenziando innanzitutto le positività di un percorso e di tante esperienze nate grazie alla presenza di beni di vario tipo sottratti alla disponibilità delle mafie. Tuttavia, i dati mostrano che poco più della metà dei beni destinati alle amministrazioni comunali è stato poi effettivamente riutilizzato e molti rimangono ancora da destinare perché presentano varie forme di criticità. Secondo Libera, il contributo che questo patrimonio può apportare alla ripresa nel nostro Paese post pandemia sarebbe maggiore se tutti i beni fossero rapidamente restituiti alla collettività e le politiche sociali diventassero una priorità politica a sostegno del diritto all’abitare, alla salute pubblica, alla sostenibilità ambientale, al lavoro dignitoso e ai percorsi educativi e culturali.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.487

 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, 7 marzo 1996 – 7 marzo 2021, 25 anni legge 109, Libera, Roma, 2021, 58 pp.
La legge 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie compie 25 anni. Dal 7 marzo del 1996 la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali è diventata un’opportunità di impegno responsabile per il bene comune. Il testo ripercorre le vicende e le azioni intraprese in questi 25 anni.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.486

 A cura di Libera, BeneItalia. Economy, welfare, culture, ethics, Generating value through public and social reuse of property confiscated from organised crime, Libera, 2020, 91 pp.
Nel 2016, a vent’ anni dall’approvazione della legge 109/96, Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati, Libera, con il sostegno di Fondazione Charlemagne, ha realizzato una ricerca sui beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente. Una ricerca che viene aggiornata ogni anno e che risponde a due esigenze di fondo: 1) colmare una lacuna informativa e di portare i suoi risultati al servizio del compito istituzionale dell’ANBSC – Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – e di tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti nei processi di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata; 2) diffondere dati trasparenti, aggiornati e pubblici, sui beni riutilizzati, far conoscere le potenzialità positive di questi luoghi.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.484

Biografie e narrativa

gioBianca Giammanco, Giornalisti. Contro le mafie, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 158 pp.
Nella lunga scia di sangue con cui le mafie hanno macchiato la storia d’Italia, compaiono anche molti giornalisti. Uomini che hanno saputo sfidare la criminalità organizzata con le armi della parola e della conoscenza e che hanno pagato con la vita la loro battaglia per la libertà di stampa. Questo testo ci parla di Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giuseppe Impastato, Mario Francese, Giuseppe Fava, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Giuseppe Alfano e anche dell’editore Antonio Mazza.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.27

Tommaso Ricciardelli, Joe Pistone, alias Donnie Brasco, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 153 pp.
Il libro narra la storia di un uomo comune e di un eroe leggendario, la trasposizione letteraria di un mito urbano, di un nome che ha cambiato per sempre la criminalità organizzata degli Stati Uniti d’America, un uomo che ha lottato contro il male fingendosi parte di esso. È il racconto della vita professionale di Joe Pistone, l’agente dell’FBI che, sotto copertura con il nome Donnie Brasco, fece sprofondare la mafia nell’oblio, distruggendo la concezione di invulnerabilità della quale Cosa Nostra americana si era fregiata fino a quel momento.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.47

Dario Fiorentino, Mori. Il Prefetto di ferro, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 151 pp.
Nella Sicilia degli anni Venti, Cesare Mori, noto come il “Prefetto di ferro”, intraprende la battaglia contro la mafia. il suo nome è infatti legato alla sua crociata contro la malavita organizzata, alle retate e ai processi che sembrano far conseguire al regime fascista una storica vittoria contro l’Onorata Società. A lungo andare Mori diviene uno strumento propagandistico del regime e quando cerca di colpire la zona grigia in cui agiscono mafia e politica viene promosso e rimosso, destinato ad altro incarico.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.52

Roberto Leone, Tommaso Buscetta e i collaboratori di giustizia, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 159 pp.
Il volume fa parte di una serie sulla storia e sull’evoluzione delle mafie e della criminalità organizzata in Italia e all’estero. E’ la storia del primo storico pentito, Tommaso Buscetta, grazie al quale fu possibile istituire il maxiprocesso di Palermo a Cosa nostra nel 1986. Il suo gesto cambiò non solo la sua storia personale, ma anche quella dell’intero Paese.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.05

md31734031792Giovanni Falcone, Paolo Borsellino ; A cura di Nando dalla Chiesa ; con la collaborazione di Paolo Intoccia, Ostinati e contrari, Solferino, Milano, 2022, 204 pp.
L’autore, docente di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano e figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982 a Palermo, racconta le storie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due uomini ostinatamente contrari alla banalità del male, ripercorrendo i momenti drammatici delle due stragi del 1992 nelle quali entrambi persero la vita. Attraverso i loro interventi, le riflessioni e i messaggi anche premonitori di una latitanza dello Stato nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, l’autore fa ben comprendere le conseguenze delle scelte dei due giudici che con estremo coraggio, avevano deciso di combattere la mafia in prima linea.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.611

Ettore Gobbato ; a cura di Barbara Biscotti, Totò Riina. Il boss, RCS Mediagroup, Milano, 2023, 156 pp.
Salvatore Riina è stato uno dei capi della banda più efferata di Cosa Nostra: i Corleonesi, chiamati i viddani (contadini), per il loro abbigliamento. Il loro marchio di fabbrica era la violenza cieca con cui regolavano ogni controversia. Furono loro a inventare la lupara bianca, ovvero l’assassinio con successivo occultamento del cadavere. Prima di diventare il capo di Cosa Nostra, Riina era stato un killer spietato. Con furbizia e determinazione si impadronì di Corleone e, a poco a poco, di Palermo e delle altre città siciliane. Protagonista della stagione delle bombe che colpirono Falcone, Borsellino e seminarono morte e distruzione a Milano, Firenze e Roma, fu condannato a 26 ergastoli e trent’anni di reclusione.
Collocazione Biblioteca: MAF.07.02

Vincenzo Ceruso ; Prefazione di Ignazio De Francisci, Come mafia non comanda. Inchiesta sulla morte di Vincenzo Spinelli, un martire civile, Di Girolamo, Trapani, 2022, 107 pp.
Il libro tratta del caso di Vincenzo Spinelli, ucciso dalla mafia nel 1982, ricostruendone la storia umana e la storia processuale delle indagini sulla sua morte, inizialmente approssimative e inconclusive, e riaperte in seguito solo su insistenza della famiglia. Inizialmente annoverato tra le tante vittime di un periodo turbolento, questo volume ci restituisce la storia di un uomo ucciso per il suo coraggio nell’opporsi alla mafia.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.608

9788868667467_0_536_0_75Antonio Mattone, La vendetta del boss. L’omicidio di Giuseppe Salvia, Guida, Napoli, 2021, 517 pp.
Il saggio romanzato ripercorre la storia di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, ucciso nel 1981 dalla camorra, perché cercava di contrastarne il potere all’interno dello stesso carcere. Il libro descrive anche la vita carceraria dell’epoca, con collegamenti ad avvenimenti di quel periodo.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.606

Toni Mira; Prefazione di don Luigi Ciotti, Rosario Livatino. Il giudice giusto, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2021, 236 pp.
Il 9 maggio 2021 Rosario Livatino è stato beatificato. Toni Mira ha compiuto un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell’uomo, del cittadino, del servitore dello Stato, per offrirci la possibilità di un incontro faccia a faccia con un personaggio che è un altissimo esempio di valore civile e che scuote le coscienze di tutti noi ben più di quanto farebbe un “santo da immaginetta”. Livatino era soprattutto un professionista, magistrato competente, concentrato e abile. L’uomo di legge che guadagna sul campo rispetto e autorevolezza. L’uomo scomodo per le mafie e forza trainante nel contrasto alla malavita. Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possibile dall’ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori nelle indagini, persone informate sui fatti. Al termine del percorso vengono pubblicati integralmente tre discorsi di Livatino (uno dei quali inedito) che, in circostanze e su temi diversi, ci fanno scoprire la sua voce, il suo pensiero, i suoi ideali.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.602

Alessandro Chiolo ; prefazione di Piero Melati, Dietro ogni lapide. Morti per mafia, vivi per amore, Navarra, Palermo, 2020, 174 pp.
L’autore, insegnante, scrittore, appassionato di storia del crimine, racconta le storie di dieci vittime della mafia meno conosciute. Sono storie di vita comune, distrutte dalla mafia dagli anni ’60 al 2000. Sono storie di persone che, per motivi diversi, si trovarono dinanzi alla ferocia di Cosa Nostra, colpite da proiettili indirizzati non a loro ma a chi del loro corpo si faceva scudo, uccise perché scambiate per altri o rapite e torturate nonostante la loro completa estraneità nei confronti della mafia. Sono storie anche di imprenditori che ebbero il coraggio di non piegarsi alla violenza mafiosa.
Collocazione Biblioteca: MAF.01.505

9788832963106_0_536_0_75Alfredo Galasso, La mafia che ho conosciuto, Chiarelettere, Milano, 2020, 244 pp.
Alfredo Galasso, avvocato e docente universitario, da sempre difensore di parte civile in numerosi procedimenti di mafia, ricostruisce qui nella forma del racconto in prima persona la sua esperienza nel campo. Rievoca come testimone d’eccezione efferati omicidi, misteri e poteri occulti degli ultimi 40 anni, ma anche la nascita del pool antimafia, il maxiprocesso fino al Biografie difficili processo di Mafia Capitale.
Collocazione Biblioteca: MAF.04.595

Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni. Da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni Falcone, BUR, Milano, 2020, 159 pp.
L’autore racconta una giornata speciale, trascorsa con il padre, il quale gli spiega come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s’intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze. Adatto ai ragazzi dagli 8 anni.
Collocazione Biblioteca: MAF.05.02

Cetta Brancato e Marzia Sabella, Mafia: singolare, femminile, Navarra Editore, Palermo, 2020, 68 pp.
Le autrici propongono un’opera teatrale composta da monologhi intensi, che portano in scena storie al femminile, poco conosciute, che, tuttavia, per la loro intensità e, soprattutto, per la loro “normalità”, finiscono per descrivere i prototipi delle donne di mafia. Il filo rosso che unisce i monologhi è costituito dalla voce del magistrato donna, la quale, per il suo lavoro le “ha conosciute”, incontrandole nei verbali, nelle aule di udienza, nelle sale colloquio dei penitenziari, nelle intercettazioni.
Collocazione Biblioteca: MAF.05.106

Luigi Ciotti, L’amore non basta, Firenze, Giunti, 2020, 320 pp.
In questa sorta di autobiografia collettiva, Don Luigi Ciotti parla di se stesso attraverso dubbi e inquietudini, restituendoci la sua vita come autentica incarnazione del “noi”, perché costituita dalla miriade di incontri che l’hanno segnata e trasformata. Luigi Ciotti è infatti un sacerdote che non si limita alla cura delle anime ma si batte per una maggiore giustizia sociale, per una società dove tutti, a partire dai più fragili, siano riconosciuti nella loro libertà e dignità di persone; un sacerdote che vive il Vangelo senza dimenticare la Costituzione, le responsabilità e i doveri dell’essere cittadini. Attraverso il lavoro del Gruppo Abele in soccorso degli ultimi e l’esperienza di Libera contro le mafie, racconta in controluce le vicende cruciali della recente storia del nostro Paese, ponendo al centro quei problemi che la classe politica non ha mai affrontato alla radice, a cominciare dalla mafia e dalla droga.
Collocazione Biblioteca: MAF.05.106