Intercultura e integrazione

distrani

di Jack Koch

A cura di Laura Mariateresa Durante e Alfonso Piscitelli, Percorsi di integrazione tra prime e seconde generazioni, in Studi Emigrazione, a. 60, n. 230 (apr.-giu. 2023), pp. 179-292
L’unità locale dell’ateneo Federico II di Napoli ha incentrato la propria ricerca sulle giovani generazioni, focalizzando l’attenzione sull’integrazione dei figli di immigrati, nati in Italia o arrivati in età prescolare e scolare, tema centrale negli studi dei flussi migratori e dei processi di inclusione.

A cura di Giovanna Carugo, Elisa Rossoni, La doppia diversità, in Bambini, n. 10 (dic. 2022), pp. 27-54
Gli articoli raccolti nel dossier trattano il tema della disabilità all’interno delle famiglie migranti. I titoli dei contributi sono i seguenti: 1) “Famiglie migranti e bambine/i con disabilità” di Alessia Cinotti, Roberta Caldin; 2) “La dimensione culturale della disabilità” di Ivana Bolognesi; 3) “Prendersi cura per favorire l’inclusione dei bambini migranti con disabilità” di Samantha Armani, Valentina Pennazio; 4) “Disabilità e migrazione al nido d’infanzi” di Anna Pileri; 5) “Saperi speciali” di Silvia Maggiolini, Caterina Martinazzoli; 6) “Ri-progettare per iniziare” di Elena Furiosi, Erica Zaboi.
Agostino Portera, Educazione e pedagogia interculturale, Il Mulino, Bologna, 2022, 201 p.
La globalizzazione e l’interdipendenza planetaria hanno generato profondi cambiamenti, tra cui il fenomeno delle migrazioni e il conseguente formarsi di società sempre più multietniche. La scuola e il settore educativo nella sua interezza ne sono stati fortemente investiti. Di fronte alle nuove sfide, il volume presenta una panoramica della pedagogia interculturale e delle risposte che può fornire alle richieste educative. L’autore è docente di Pedagogia interculturale all’Università di Verona.
Collocazione Biblioteca: 19892

Andrea Pintus, Distanti, ma non da soli. L’accoglienza fuori e dentro la scuola italiana dei minori ucraini, in Aggiornamenti Sociali, a. 73, n. 8-9 (ago.-set. 2022), pp. 473-479
Sono numerose e articolate le questioni legate all’accoglienza in Italia dei profughi del conflitto in Ucraina. Anche il mondo della scuola ne è toccato per quanto riguarda l’inserimento degli studenti nelle classi degli istituti italiani. L’autore propone una riflessione sulle risposte della scuola italiana a questa situazione di emergenza e su come sostenere il progetto di una scuola aperta alle diversità culturali, guardando oltre la gestione della prima accoglienza.

Fiorella Farinelli, Ius Scholae ancora bloccato dai seminatori di razzismo, in Rocca, a. 81, n.16/17 (ago.-set. 2022), pp. 23-25
Con la chiusura anticipata della legislatura finisce al macero anche il cosiddetto “ius scholae”, cioè il riconoscimento della cittadinanza ai ragazzi con background migratorio nati in Italia o arrivati prima dei 12 anni che abbiano frequentato almeno cinque anni di scuola. L’articolo ripercorre le vicende politiche del disegno di legge, l’opposizione dei partiti politici di centrodestra, i limiti della legge stessa, di cui si sottolinea comunque la necessità.

Barbara Gross, Eterogeneità e diseguaglianze educative. Prospettive dalla pedagogia interculturale, Franco Angeli, Milano, 2022, 138 pp.
Questo volume offre una panoramica completa dei principi fondativi della Pedagogia interculturale, focalizzandosi particolarmente sui temi dell’eterogeneità e delle diseguaglianze nelle istituzioni educative. Queste sono contraddistinte da eterogeneità dovuta sia ad aspetti legati alle migrazioni, a cui afferiscono la diversità linguistica, etnica e culturale, sia ad altre caratteristiche quali lo status socio-economico e le differenze di abilità e competenze. Il libro, rivolto agli studenti di Scienze dell’Educazione e della Formazione e agli attori educativi in ambito scolastico ed extrascolastico, persegue l’obiettivo di stimolare una riflessione critica sulle diseguaglianze educative e lo sviluppo delle competenze interculturali necessarie per l’apertura verso l’altro, anche mediante compiti di (auto)riflessione e sezioni di approfondimento della terminologia settoriale.
Collocazione Biblioteca: 19747

Adriana Valente, Valentina Tudisca, Silvia Caravita, The Public discourse on immigration in Italian school textbooks, in Mondi migranti, n. 1 (2022), pp. 139-157
Le autrici presentano un’analisi dei manuali di Storia e Geografia più adottati nelle scuole secondarie italiane nell’anno scolastico 2016-2017, con lo scopo di indagare la rappresentazione di migranti e migrazioni attraverso immagini e testi. I libri di testo sono infatti un tipo di media che può incidere sul discorso pubblico, nel presentare una determinata visione di società a coloro che saranno i futuri cittadini, veicolando sistemi di valori in modo esplicito e implicito. In questo senso, sottolineano le autrici, possono porsi come strumenti di costruzione di sostegno al potere o di resistenza culturale. Dato il loro carattere “politico” le autrici invitano a riflettere su questo tipo di media in modo critico, in particolare rispetto alla promozione di discriminazioni e stereotipi. Nell’articolo proposto sono descritti e commentati i risultati dell’analisi.

Arianna Santero, Portami con te lontano. Istruzione dei giovani e mobilità sociale delle famiglie migranti, Il Mulino, Bologna, 2021, 214 pp.
Le seconde generazioni dell’immigrazione in Italia sono una presenza strutturale anche nelle scuole superiori, tuttavia l’esperienza dei giovani diplomandi e delle loro famiglie è un tema poco esplorato. Il libro, basato sull’analisi di documenti e di oltre 100 testimonianze di studenti, genitori e personale di scuole e servizi educativi, indaga i percorsi migratori, di istruzione e lavorativi di famiglie migranti dagli anni novanta ad oggi, a partire dalle storie familiari e scolastiche dei figli diplomandi in Italia.
Collocazione Biblioteca: 19808

Fiorella Farinelli, Gli alunni senza cittadinanza e l’italica miopia, in Rocca, a. 80, n. 14 (lug. 2021), pp. 32-34
Nell’articolo si commenta il rapporto annuale del Ministero dell’Istruzione sugli studenti “non cittadini”, 860.000 studenti dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che studiano insieme ai figli degli italiani, uguali ma diversi rispetto al diritto di cittadinanza. Si ragiona sui costi e benefici dell’immigrazione, sulla capacità di accoglienza e inclusione della scuola italiana, sulla discriminazione in atto nella scelta degli studi superiori.

Alessandra Vitullo … [et al.], Connessione permanente e disuguaglianza digitale: un’analisi sui divari tra studenti nativi e con status migratorio, in Polis, a. 35, n. 2 (ago. 2021), pp. 209-240
Lo studio utilizza i dati raccolti su più di 3300 studenti di scuola secondaria superiore, all’interno di un progetto sul benessere digitale. Le analisi mostrano che gli studenti con background migratorio sono svantaggiati rispetto ai loro pari nativi, in termini di competenze digitali, uso attivo dei media digitali e uso problematico dello smartphone, mentre non c’è divario significativo riguardante gli studenti immigrati di seconda generazione. Tale divario è per lo più associato alle caratteristiche familiari, come un più basso titolo di studio dei genitori. Gli autori discutono le implicazioni teoriche e politiche di questi risultati, al di là della semplice diffusione delle tecnologie di comunicazione digitale.

Stefania Culurgioni, Mamme a scuola: imparare l’italiano per realizzare i propri sogni, in Scarp de’ tenis , n. 248 (mar. 2021), pp. 46-47
Ogni anno l’associazione “Mamme a scuola” si prende cura, a Milano, di 300 donne, per la maggior parte mamme egiziane, marocchine e tunisine, per insegnare loro l’italiano e renderle autonome. L’associazione ad oggi conta 60 volontari ma non riesce ad accogliere tutte le richieste per mancanza di fondi, spazi e insegnanti.

Rete Scuole Senza Permesso, L’impatto della pandemia da coronavirus sulle attività delle scuole di italiano per migranti, in Pedagogika.it, n. 4 (ott.-dic. 2020), pp. 81-86
Il migrante, ai tempi della pandemia, si è trovato al centro della “tempesta perfetta”, nel punto di convergenza di due cosiddette emergenze: quella migratoria e quella della pandemia virale. Pertanto è particolarmente prezioso lo sforzo che le scuole della RSSP hanno sostenuto per non disperdere il patrimonio di relazioni e progettualità che stavano costruendo con i loro studenti: un filo rosso per mantenere vivo il senso di appartenenza e di comunità.

Isabella Pescarmona, Crescere al plurale: uno studio interculturale sulla prima infanzia, Progedit, Bari, 2020, 148 pp.
Nel dibattito sui contesti educativi 0-6, il volume propone uno sguardo interculturale sulla prima infanzia attraverso interrogativi che guidano la lettura e la ricerca sul campo, creando un dialogo fra pedagogia e metodo etnografico. Il testo dà voce ai diversi attori che, nella ricerca condotta in un asilo nido multiculturale, fanno emergere le loro rappresentazioni dell’incontro quotidiano con l’alterità. La presenza dei bambini con background migratorio nei contesti educativi rilancia la discussione sui diritti dell’infanzia e la riflessione per una pedagogia impegnata a trasformare l’esistente in senso più equo.
Collocazione Biblioteca: 18999

Luisa Zinant, Davide Zoletto, Le scuole primarie ad alta presenza migratoria nella prospettiva e nelle pratiche degli insegnanti, in Orientamenti pedagogici, n.3 (lug.-set. 2020), pp. 77-91
L’articolo presenta alcuni risultati di una ricerca svolta in quattro scuole primarie ad alta presenza migratoria in Friuli Venezia Giulia. Sono descritti i presupposti teorici e gli aspetti metodologici della ricerca e analizzati alcuni dati qualitativi ottenuti da questionari e focus group allo scopo di descrivere alcune pratiche inclusive sviluppate dagli insegnanti nelle classi.

Lorena Milani, Giulia Gozzelino, Cristina Boeris, As-Saggi interculturali. Una riflessione pedagogica sul Progetto “Le ricette del dialogo. Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione”, Bari, Progedit, 2020, 126 pp.
La Global Education costituisce attualmente l’ampio orizzonte in cui si inserisce la Pedagogia interculturale. I documenti del Consiglio d’Europa ne promuovono la realizzazione negli ambiti educativi del formale, non formale e informale come punto cardine dell’educazione che mira alla cittadinanza globale, alla promozione del pensiero e della mente interculturali, allo sviluppo della democrazia partecipativa e alla responsabilità verso la/le comunità e le esigenze di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il volume costituisce uno sguardo critico pedagogico sul Progetto “Le ricette del dialogo. Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione”, attuato in alcuni territori del Piemonte. Si tratta di un progetto che costituisce un modello di best practices al quale le autrici hanno contribuito con un monitoraggio basato sul processo di autovalutazione, cui è seguita una riflessione pedagogico-educativa.

Laura Cerrocchi, L’intercultura in prospettiva pedagogica. Tra processi e prassi di integrazione culturale e sociale. (Seconda Parte), in Pedagogika.it, n.1 (gen.- mar. 2020), pp. 75-81
L’integrazione e l’inclusione culturale e sociale – nell’intreccio di fattori di macrosistema, mesosistema e microsistema – interessano principalmente famiglia, lingua, lavoro e figure professionali a valenza pedagogica e didattica. Una prospettiva pedagogica interculturale dovrebbe tener conto dei fattori sociali, culturali e psicologici che segnano la migrazione, della famiglia come principale osservatorio e progetto della migrazione, della rete dei servizi, delle agenzie del territorio che progettano e sostengono l’integrazione. Il presente è la continuazione dell’articolo “L’ intercultura in prospettiva pedagogica. Conoscere per progettare”, in Pedagogika.it, n.4 (2019).

A cura di Paola Floreancig … [et al.], Ricerca-Azione e trasformazione delle pratiche didattiche. L’esperienza del Piano pluriennale di formazione per le scuole ad alta incidenza di alunni stranieri, Milano, Franco Angeli, 2020, 215 pp.
La pubblicazione raccoglie l’esperienza di ricerca-azione condotta nelle scuole del Friuli-Venezia Giulia nell’ambito del Master di I livello e Corso di aggiornamento professionale in “Organizzazione e gestione delle Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali” dell’Università degli Studi di Udine. La prima parte “Formazione e miglioramento di sistema” presenta il Piano pluriennale di formazione per dirigenti, insegnanti e personale ATA di scuole ad alta incidenza di alunni stranieri ed alcune esperienze ad esso legate. La seconda parte “La ricerca-azione come strategia di formazione/trasformazione delle pratiche didattiche” analizza il metodo della ricerca azione e del cooperative learning nei contesti multiculturali, riporta esperienze svolte. In particolare un capitolo è dedicato ai MSNA (minori stranieri non accompagnati) e ai percorsi di accompagnamento.

ius-soli-identita-1

di Mario Biani